Il LIV Tour continua nella propria ascesa. Per farlo compiutamente deve compiere un passo fondamentale: la validità dei propri tornei per il World Ranking. La partita non è di facile soluzione poiché i membri della commissione del OWGR sono, di fatto, i medesimi che siedono ai posti di potere dei più importanti tour o organizzazioni mondiali.

Ora a chiederlo però, oltre ai dirigenti della Superlega, sono stati i giocatori. I 48 protagonisti del LIV Golf Invitational Chicago tutti, dal vincitore Cameron Smith a Dustin Johnson, passando per Phil Mickelson e Sergio Garcia, hanno deciso di scendere simbolicamente in campo con una lettera scritta e inviata a Peter Dawson, Chairman dell’official world golf ranking.

“Caro Signor Dawson, la tua gestione ha garantito all’OWGR di essere riconosciuta, fino ad oggi, come una delle più rispettate istituzioni sportive. Per mantenere questa fiducia, ti esortiamo ad agire in modo appropriato e a includere, anche su base retroattiva, i risultati riguardanti gli eventi della LIV Golf nei calcoli della classifica mondiale. Il roster della LIV include 21 degli ultimi 51 vincitori Major”.

Sono solo alcuni dei punti più importanti della missiva inviata dai golfisti della Superlega araba a Peter Dawson. Per uno scontro che non accenna a placarsi.

L’occasione è servita per chiedere di porre fine a un problema per molti non più rinviabile. Gli eventi del LIV, la Superlega araba, ad oggi, non garantiscono punti per l’official world golf ranking. Non permettendo dunque, a tutti coloro che hanno scelto il circuito separatista, di ottenere punti fondamentali non solo per guadagnare posizioni nel ranking, ma neanche per qualificarsi ad eventi clou come, tra gli altri, Major, Olimpiadi e Ryder Cup.