Nel primo giro del Sentry Tournament, Justin Thomas parte all’attacco.
Il defending champion dell’anno scorso guida la classifica con uno score di 65 (-8) accanto a Harris English.

Per il numero tre del mondo una partenza impeccabile sul percorso di Kapalua, alle Hawaii, con 8 birdie e nemmeno una macchia sul proprio score. “Un giro senza bogey è quello che sogno sempre di poter fare a ogni singolo torneo” ha dichiarato Thomas. E un episodio ha aiutato a far sì che questo desiderio si realizzasse. La ricerca della sua pallina alla 13 sembrava una missione impossibile nell’erba alta fino alle ginocchia. Poi Austin Johnson, fratello e caddie di Dustin gli ha calpestato la palla riuscendo così a trovarla. Un lay-up con il sand appena fuori dall’erbaccia e un putt imbucato da 12 metri per salvare il par.

“Ogni tanto – ha dichiarato Justin Thomas – ci vuole anche fortuna e saper sfruttare le occasioni che il giocatore ti offre”

Giornata positiva anche per Harris English che nel 2020 si è reso protagonista di un’incredibile stagione. Partito da numero 369 del mondo e con la perdita della carta del PGA Tour, English è riuscito a concludere al 12° posto in FedEx Cup che gli è valso la 29esima posizione nel World Ranking.

Tra i 42 partecipanti in gara ottima partenza anche per Sergio Garcia che è tornato a giocare il Sentry Tournament of Champions dopo 15 anni. Per lo spagnolo un primo giro in 67 che lo porta in seconda posizione a due colpi dai leader accanto a Robert Streb, Nick Taylor, Ryan Palmer, Sungjae Im e Patrick Reed. 

A 66 (-5) troviamo invece Adam Scott, Patrick Cantlay e Brendon Todd.

Dustin Johnson, la prima volta in campo dalla sua ultima vittoria al Masters a novembre, ha mostrato un po’ di ruggine sui green.
Ha avuto sei occasioni da birdie nelle ultime sei buche ma non è riuscito a concretizzarne nemmeno una. E si è dovuto accontentare di un -2 che lo porta provvisoriamente in 30esima posizione.