Non potevano esserci dubbi sul fatto che Sean Connery fosse scozzese. Nel sangue aveva i grandi links del suo paese e nel suo cuore il golf batteva come poche altre passioni. Anche se, strano a dirsi e forse per le condizioni molto umili della sua famiglia, Connery non giocò mai in gioventù. L’amore per sacca e bastoni sbocciò quando, nelle vesti di 007, studiò i primi swing per recitare l’iconica scena di Golfinger. Il risultato fu la partita con l’omonimo trafficante d’oro legato alla Cina comunista, in una sequenza cult e indimenticabile.

A poco più di due mesi dalla sua scomparsa (Sean Connery è morto lo scorso 31 ottobre), si torna a parlare di lui e di golf. La moglie, Micheline Roquebrune, ha deciso cosa farà delle ceneri del grande attore. Viste appunto le notissime passioni per la sua terra (era un fiero e incrollabile independentista) e per il golf, la soluzione era forse inevitabile. Quel che resta dell’indimenticabile 007 sarà sparso al vento su un campo di golf in Scozia.

Non è ancora noto quando e dove avverrà la mesta cerimonia. Al momento la pandemia impedisce i viaggi e il clan Connery non può raggiungere in Vecchio Continente. Come dichiarato dai principali tabloid inglesi, si sa però che Sean era socio del Royal & Ancient di St Andrews. Viene perciò abbastanza naturale sommare questi indizi e ipotizzare il mitico Old Course come il percorso prescelto. Magari sfruttando una bella giornata e la celebre brezza tesa del Mare del Nord.