L’associazione Golf per la Vita è una storia tutta da raccontare. E non solo in questo periodo natalizio.

ll golf e lo sport in generale sono un importante terreno in cui fare pratica della vita. In cui incontrarsi e scoprire l’altro, superare paure e pregiudizi, manifestarsi e realizzarsi nelle proprie potenzialità.

Lo sport educa ai valori autentici ma, soprattutto, ha una funzione terapeutica. Allena ad affrontare le difficoltà e fornisce gli strumenti per poterle gestire, insegna a rialzarsi e riprendere la corsa. 

Questo e molto altro fa Golf per la Vita, l’associazione di volontariato presieduta da Giuseppe Julita, papà di Carlotta, ragazza di 24 anni affetta da problemi cognitivi. 

Associazione nata nel 2010, ospita giovani con disabilità fisica e intellettiva e ha l’obiettivo di favorire, tramite lo sport, una maggiore autonomia fisica e sensoriale. 

“Operiamo prevalentemente su Milano – ci ha raccontato Giuseppe -. Nel corso degli anni sono state organizzate tante iniziative e gare il cui richiamo a fare qualcosa di bello per gli altri mi riempie il cuore ogni volta. Per questi ragazzi il golf è fondamentale, permette di migliorare la propria coordinazione e divertirsi con ferri e palline.
I benefici riscontrati sono notevoli e ci danno la spinta ad andare sempre avanti e offrire a questi ragazzi e ai loro genitori una chiave di lettura in più per migliorare la vita quotidiana. I miglioramenti si hanno dal punto di vista cognitivo, grazie alla ripetitività del movimento. Il golf è l’unico sport nel quale l’oggetto da colpire è fermo e non in movimento. E dal punto di visto sensoriale, facendo vivere ragazzi in una comunità che li porta a una maggior unione tra loro e a volersi bene”.

Golf per la Vita intende il golf come una passione senza barriere fisiche, mentali ed estetiche.

L’associazione offre l’occasione ai golfisti di ogni età di avvicinarsi al mondo del volontariato e, insieme al maestro Matteo Bellenda, prestare la propria opera socio-educativa a favore dei meno fortunati.

A partire da quest’anno, l’associazione ha organizzato anche un corso di golf per non vedenti in collaborazione con l’Associazione Ciechi di Monza. 

Dalle parole di Julita si capisce come la disabilità non è compassione, ma una condizione che deve essere compresa e sostenuta. 

Per tutti coloro che volessero fare un regalo a se stessi e aiutare l’associazione, il nostro consiglio è quello di visitare il sito internet e aiutare Golf per la Vita con una donazione.
Tutte le specifiche sono presenti su www.adsgolfperlavita.it.