Quella di Jacopo Vecchi Fossa è una di quelle storie speciali che meritano di essere raccontate. Passato professionista nel 2016 dopo una ottima carriera da dilettante, nel 2018 vince il Campionato Nazionale Open, il più antico torneo della Federgolf.

Un successo dal sapore speciale visto che Jacopo era reduce da un delicato intervento al cuore subito solo pochi mesi prima. 

Basterebbe questo per capire la tempra e il carattere di un ragazzo che non ha mai mollato, anzi, ha abbassato la testa e lavorato intensamente per un unico obiettivo, diventare un vincente.

E così è stato: la conferma lo scorso anno, con un altro titolo italiano di peso, il Campionato della PGAI, poi il primo alloro internazionale a fine ottobre sull’Alps Tour, nell’Italy Alps Open.

Un successo rocambolesco ma meritato. Ce lo racconti?

Ero arrivato al Nazionale senza grandi aspettative se non di chiudere tra i primi trenta per avere la carta. Poi, con il passare dei giorni, ho capito che potevo lottare per il titolo. Le ultime 18 buche sono state una sorta di match play sino alla 18, in cui Ko ha piazzato la palla là dove non era concesso, è andato un po’ nel pallone e io ho ne ho approfittato. Speravo nella prima affermazione prestigiosa a livello europeo. La cosa più importante è aver dimostrato a me stesso di saper stare a questi livelli e di poter vincere”.

A chi la prima telefonata e qual è stato il messaggio più apprezzato? 

Subito ho sentito la mia fidanzata, Matidle Trocchi, poi mi ha chiamato Giorgio Grillo, il mio coach, che quasi non riusciva a parlare. Mi ha colpito il messaggio di Guido Barilla che, non avendo il mio numero, ha dovuto chiederlo, un gesto per nulla scontato”.



Dal 2019 Golf’Us, il più importante retailer continentale del settore golf con oltre 70 punti vendita nel Sud Europa, veste Vecchi Fossa con i capi Jack Nicklaus Apparel. A parlarcene è Mavie Vittadini, presidente dell’azienda: “Dallo scorso anno abbiamo deciso di essere presenti come Golf’us anche vestendo uno dei ragazzi più promettenti del nostro movimento, una strategia volta ad avvicinarci sempre più anche ai giovani. 

I capi Jack Nicklaus hanno uno stile classico ma moderno, dall’elevato contenuto tecnico. Le linee sono molto cresciute negli ultimi anni in termini di tessuti, di materiali e di ricerca e ci piaceva l’idea di vederle indossate non solo dagli amateur ma anche da chi è un punto di riferimento, soprattutto per le nuove generazioni. 

Conosciamo Jacopo da molti anni – prosegue Luca Bergnacchini, marketing manager, PR & Events di Golf’us – e abbiamo con lui un bel rapporto di amicizia. Lo scorso anno ci siamo incontrati in club house a Modena insieme al direttore del nostro negozio, Marco Barberini, abbiamo visto la collezione, gli è piaciuta molto e così abbiamo deciso di iniziare questa collaborazione. Il brand dell’Orso d’Oro è sempre più apprezzato dai golfisti italiani anche grazie al nostro circuito, da diversi anni presente in Italia, il Jack Nicklaus Invitational, con ben 35 gare disputate nei circoli in cui Golf’us ha i propri punti vendita”.

Come avviene la scelta dei capi che indossa Vecchi Fossa?

 “ Fino ad ora abbiamo lasciato Jacopo libero di scegliere tra i capi della nuova collezione – prosegue Mavie Vittadini – non abbiamo programmato un outfit particolare ma non scartiamo in futuro di farlo. La sua vittoria al Nazionale ci ha ovviamente fatto molto piacere, sia per lui, perché se lo merita, sia per il fatto di aver puntato su un ragazzo che ha confermato in campo di essere un vincente”.



Jacopo, quanto è importante per un pro avere capi tecnici e quale tipo di abbigliamento preferisci in campo?

 “Sono un ragazzo abbastanza classico nel modo di vestire, sia fuori che dentro il campo. Jack Nicklaus mi è subito piaciuto molto perché è in linea con il mio stile, abbina un look moderno a una grande tecnicità. Le sue linee sono eleganti e molto confortevoli”.

C’è qualche colore particolare che preferisci vestire in campo? 

 “Non sono molto superstizioso e non mi vedo per esempio un domani a indossare, come fa Tiger sempre, un colore nel giri finali. Il blu è certamente uno dei miei favoriti”.

Cosa ti aspetti ora dal 2021?

 “Giocherò a tempo pieno sull’Alps Tour per arrivare a ottenere principalmente da lì la carta per il Challenge. Ovviamente l’obiettivo finale è l’European Tour ma voglio fare un passo alla volta. Questa prima vittoria è un buon punto di partenza, ora bisogna solo continuare su questa strada”.