A meno di un mese dal suoi 45 anni (li compirà il 12 maggio), Jim Furyk torna a vincere dopo circa 100 tornei disputati.

Nell’RBC Heritage a Hilton Head, supera Kevin Kisner alla seconda buca di spareggio e riassapora il piacere del successo, il 17° sul PGA Tour, a distanza di cinque anni dall’ultimo (Tour Championship, 26 settembre 2010).

Nei dodici playoff finora disputati nella sua carriera, quello sul percorso dell’Harbour Town è il quarto che Jim è riuscito a vincere, a fronte di otto sconfitte. Furyk (71, 64 68 63) ha realizzato il miglior score di giornata e chiuso 18 sotto par, venendo affiancato da Kisner proprio all’ultima buca, per il birdie conclusivo del 31enne del Sud Carolina (68 67 67 64).

In classifica seguono Troy Merritt (in prima posizione al termine del terzo giro), che è finito a -16, Brendon Todd (-15) e Matt Kuchar (-14). Da segnalare l’11° posto per Jordan Spieth, vincitore del recente Masters, con 10 sotto il par e sempre in testa alla FedEx Cup. Migliori non americani i due sudafricani Oosthuizen e Grace, finiti entrambi settimi con -12.

Per Furyk un premio da 1.062.000 dollari, su un totale di 5.900.000.

Giovedì di nuovo in campo per lo Zurich Classic, in Louisiana, con un field che si annuncia piuttosto interessnte e un monte premi da 6.900.000 dollari.

TERZO GIRO

Troy Merritt gira due sotto il par 71 dell’Harbour Town e scende a -14. Lo inseguono a tre lunghezze Brendon Todd (63 di giornata, miglior risultato del sabato), Kevin Kisner (67) e Matt Kuchar (67). Segue poi a -10 un altro terzetto, formato da Garnett, Grace e Furyk. Ottavi (-9) Jordan Spieth, fresco vincitore del Masters, e Bo Van Pelt.

SECONDO GIRO

Dopo il +3 sulle 18 buche iniziali, dovuto soprattutto alla “sbornia mediatica” di due giorni di interviste a New York, il fresco campione del Masters, Jordan Spieth, è tornato a ruggire. “Su una scala da uno a dieci, le mie energie del primo giorno erano a due. Per il secondo credo di riuscire a risalire verso sei”, aveva commentato dopo il primo giro non molto soddisfacente. Con un -9 che non lascia dubbi (se ancora ce ne fossero) sulla sua classe e sulla sua grinta, sulle seconde 18 Spieth ha segnato un -9 frutto di altrettanti birdie, recuperando così ben 86 posizioni. Per lui settimo posto dopo 36 buche (-6), pari merito con Hoffmann, Oosthuizen, Every e Streelman.

Ma nonostante il suo -9 di giornata, Jordan Spieth non è stato il migliore sulle seconde 18 dell’RBC Heritage. Ha fatto meglio Troy Merritt, che ha staccato un -10 con altrettanti birdie (record dell’Harbour Town Golf Links eguagliato). Per lui -12 totale e primo posto in classifica. A seguire, Matt Kuchar e John Merrick (-8) e un buon Graeme McDowell (-7), che divide il quarto posto con Kevin Kisner e Jim Furyk.

PRIMO GIRO

Matt Every e il nordirlandese Graeme McDowell sono al comando con 66 (-5) colpi nel RBC Heritage (PGA Tour), iniziato sul percorso dell’Harbour Town GL (par 71), a Hilton Head nel South Carolina. Non ha risposto alle attese Jordan Spieth, 93° con 74 (+3), ma era prevedibile che si presentasse con le batterie scariche dopo quanto gli era costato nella scorsa settimana in energie fisiche e nervose il successo nel Masters.

La coppia di testa è seguita con 67 (-4) dal coreano Sang-Moon Bae e con 68 (-3) da Matt Kuchar, campione uscente, Kevin Kisner, Scott Langley, Morgan Hoffmann e dall’australiano Cameron Smith. Al nono posto con 69 (-2) l’inglese Ian Poulter, il canadese Graham DeLaet e il sudafricano Louis Oosthuizen, al 36° con 71 (par) Jim Furyk, Patrick Reed, Charley Hoffman, Webb Simpson, il sudafricano Ernie Els e il fijiano Vijay Singh, al 55° con 72 (+1) l’altro sudafricano Charl Schwartzel e al 78° con 73 (+2) Zach Johnson e l’inglese Luke Donald.

PROLOGO

Non si concede pause Jordan Spieth e subito dopo il trionfo nel Masters, primo major stagionale. partecipa al RBC Heritage (16-19 aprile) sul percorso dell’Harbour Town GL, a Hilton Head nel South Carolina. Il quasi 22enne texano di Dallas, salito al secondo posto nella classifica mondiale, prova a guadagnare ulteriori punti per avvicinare il nordirlandese Rory McIlroy, attuale numero uno. Successo all’Augusta National a parte, Spieth attraversa un periodo di grande forma come raccontano i due successi (appunto Masters e Valspar Championship) e i due secondi posti (Texas Open e Houston Open) nelle ultime quattro uscite.

Naturalmente è il grande favorito, anche se potrebbe avere dei problemi di concentrazione come spesso accade dopo grandi imprese, in un torneo nel quale difende il titolo Matt Kuchar. Sono nel field anche Jason Dufner, Jim Furyk, Bill Haas, Charley Hoffman, Zach Johnson, Webb Simpson, gli inglesi Ian Poulter e Luke Donald, lo spagnolo Gonzalo Fernandez Castaño, il nordirlandese Graeme McDowell, i sudafricani Ernie Els, Charl Schwartzel e Louis Oosthuizen, il canadese Graham DeLaet e il fijiano Vijay Singh. Il montepremi è di 5.900.000 dollari con prima moneta di 1.062,000 dollari.