Si chiama Andy Pope, classe 1984, di Glen Ellyn, Illinois. Professionista dal 2006, ha trascorso una vita golfistica nell’anonimato del Web.com Tour, ora Korn Ferry Tour, il circuito satellite statunitense.

Mai un’acuto, la gioia di sollevare un trofeo in 14 anni di professionismo e un misero sesto posto nel Mexico Open del 2012 come miglior risultato.

Perchè allora vi raccontiamo del “Signor Nessuno”?

Pope è la materializzazione del sogno golfistico americano: nel 2015, 2016, 2017 e 2019 supera tutte le qualifiche locali e zonali, conquistando uno dei 156 posti per giocare nientemeno che lo U.S. Open. Chambers Bay, Oakmont, Erin Hills e lo scorso anno Pebble Beach: mica male per essere il Signor Nessuno…

Lo scorso anno Pope ha ottenuto la sua migliore prestazione nel major americano, chiudendo il major americano più antico con un ottimo 58° posto.

Il sogno di Pope però sembra ora scricchiolare. Quest’anno, causa Covid, la USGA ha deciso di annullare le qualifiche per lo U.S. Open, stroncando le aspirazioni di migliaia di anonimi professionisti e amateur che aspiravano a un posto tra i grandi del golf per una settimana.

Impossibile gestire qualcosa come 120 eventi di qualifica nell’attuale situazione sanitaria mondiale: l’unico modo per salvare lo U.S. Open 2020 a Winged Foot era modificare il regolamento di accesso al torneo.

Impossibilitato a giocarsi le sue chance attraverso la qualifiche, Pope non si è arreso e ha inviato la scorsa settimana alla USGA una lettera e un video in cui ha ufficialmente chiesto di ricevere una special exemption per prendere comunque parte al torneo.

“Mi immagino i sorrisi ironici di qualcuno nel commentare la notizia – ha dichiarato il 36enne – Un’esenzione speciale per… Andy Pope?!

Le exemption speciali nello U.S. Open sono normalmente riservate ai passati vincitori o a iconici giocatori e non sempre vengono concesse. L’USGA ne ha date solo una manciata negli ultimi 10 anni: a Ernie Els nel 2018 e 19, a Jim Furyk nel 18, Retief Goosen nel 16, Tom Watson e Vijay Singh nel 2010.

Perchè allora Pope ha ancora la speranza di giocare lo U.S. Open 2020?

“Concordo sul fatto che un giocatore del mio profilo, impegnato sul Korn Ferry Tour, non abbia lo stesso appeal di campioni come Els, Goosen o Furyk, ma quest’anno la strada per accedere allo U.S. Open è totalmente diversa. Normalmente circa la metà del field (composto da 156 giocatori, ndr) viene esonerato dalle qualifiche per meriti di gioco, tra cui i primi 60 nella classifica mondiale, i campioni degli U.S. Open degli ultimi dieci anni e i vincitori degli U.S. Amateur, Mid-Amateur e Junior Amateur della stagione precedente. Quest’anno ogni giocatore avrà un exemption, il che significa che l’USGA dovrà dare molti più inviti rispetto al solito“.

L’USGA non ha ancora ufficialmente formalizzato come verrà composto il field a Winged Foot a settembre ma voci attendibili indicano che alcune exemption saranno assegnate ai giocatori con più punti del Korn Ferry Tour, nonché ai primi dilettanti del World Amateur Ranking.

Pope non rientra in nessuna di queste due categorie: “Ma mi piace pensare di simboleggiare un’altra parte essenziale della filosofia democratica dello U.S. Open, torneo raggiungibile anche da quei giocatori che sudano e si fanno strada attraverso due turni di qualifica. E la mia è una di quelle storie che contraddistinguono proprio la bellezza unica di questo torneo.

Il sogno americano continua…