Partire tra i favoriti non è mai simpatico, soprattutto per chi sul DP World Tour non ci gioca da una vita ma solo da quattro stagioni.

Adrian Meronk la storia però l’aveva già scritta l’anno scorso a luglio nell’Horizon Irish Open, diventando il primo polacco a vincere sul massimo circuito europeo. Nato nel 1993 in Germania, ad Amburgo, è cresciuto golfisticamente come molti dei nuovi talenti del Vecchio Continente dall’altra parte dell’Oceano, alla East Tennessee State University.

Al Marco Simone non arrivava certo da sconosciuto, anzi. In un field orfano di grandi nomi, tutti impegnati sul PGA Tour, il polacco ha cercato e trovato quello che voleva. Dimostrare con il successo nel 80° DS Automobiles Open d’Italia di essere uomo, ma soprattutto giocatore da Ryder Cup, pronto per il più grande palcoscenico mondiale.

Il suo terzo meritatissimo titolo sul DP World Tour lo ha costruito con il carattere dei grandi, implacabile nei momenti decisivi del quarto giro, in cui ha superato il francese Langasque con due buche finali praticamente perfette gestendo la pressione come un campione navigato.

Capitan Luke Donald, presente al Marco Simone, ne prende atto. L’Europa golfistica ha una nuova stella ma soprattutto un giocatore che ha dimostrato di saper attaccare e difendersi su un tracciato pieno di insidie a ogni colpo.

I segnali che Meronk era in rampa di lancio si erano già visti nel Dell Technologies Match Play in Texas di fine marzo, dove aveva conquisato un ottimo 17° posto davanti a tanti più blasonati nomi del golf europeo.

Il successo all’Open d’Italia, il primo di un polacco nelle ottanta edizioni disputate del nostro torneo, gli spalanca le porte per un posto a fine settembre nel Team Europe di Donald.

In un torneo purtroppo avido di soddisfazioni per gli Azzurri, lontanissimi dalle prime posizioni e mai protagonisti, resta almeno la consolazione di avere visto sollevare il nostro trofeo da chi con ogni probabilità rivedremo e tiferemo a squarciagola tra poco più di 150 giorni sugli stessi fairway del Marco Simone.

Per la Ryder Cup l’Europa golfistica ha da oggi un’altra freccia al suo arco contro lo squadrone statunitense, Adrian, il nuovo Re di Roma.