Non alzava un trofeo da ottobre dello scorso anno, troppo per chi come lui è sempre stato considerato il vero e unico erede di Tiger per talento e carisma.

Rory McIlroy è tornato a esprimere finalmente il suo miglior golf questa settimana nel RCB Canadian Open, dando vita a uno splendido duello nelle ultime 18 buche al St. George’s Golf & Country Club di Toronto con altre due stelle del circuito americano, Tony Finau e Justin Thomas, superandoli grazie a un fantastico 62 finale.

“Sono davvero contento – ha detto McIlroy al termine – per me e per il Canadian Open, un grande torneo con 118 anni di vita. Avere una settimana come questa, con tre dei migliori giocatori del mondo che hanno lottato sino all’ultimo per il titolo davanti a un pubblico meraviglioso e in un’atmosfera unica è stato fantastico. È impossibile pretendere qualcosa di meglio di questo. Conquistare poi la 21esima vittoria su PGA Tour questa settimana ha un significato importante…”.

Una risposta nemmeno tanto velata alla prima tappa del LIV Golf Tour, scattata a Londra in contemporanea con il torneo canadese che ha generato la clamorosa spaccatura tra il PGA Tour e alcuni grandi nomi del golf mondiale, e a Greg Norman, CEO del circuito finanziato dall’Arabia Saudita, che di titoli sul circuito americano ne conquistò 20.

È la prima volta che McIlroy riesce a difendere con successo il titolo in un torneo (il Canadian Open non si è giocato nel 2020 e nel 2021 per la pandemia). Il 33enne nordirlandese è anche diventato il primo giocatore a riuscirci su due percorsi diversi (Jim Furyk era stato a fare doppietta nel 2006 e nel 2007).

Nel 2019 McIlroy aveva chiuso il torneo con uno spettacolare 61 nel quarto giro all’Hamilton Golf and Country Club di Ancaster, in Ontario, dando ben 7 colpi ai secondi classificati, Shane Lowry e Webb Simpson.

Rory, che in carriera ha conquistato due volte la FedExCup, ha affermato che la chiave del suo successo è stata l’ottimo avvio di quarto giro che gli ha permesso di prendere subito il ritmo giusto ed esprimere al meglio il suo gioco d’attacco.

Al suo fianco questa settimana non c’era il caddie abituale, Harry Diamond, rientrato a casa per la nascita del suo secondogenito, ma Niall O’Connor, suo amico di lunga data che già aveva chiamato nel 2019, in occasione del DP World Championship a Dubai.