Un compleanno speciale per Tiger Woods che ieri ha festeggiato 45 anni da campione. Tra cadute e risalite, passi falsi e trionfi, il fuoriclasse del green sarebbe dovuto entrare nella World Golf Hall of Fame nel 2021, con la cerimonia slittata però di un anno a causa dell’emergenza sanitaria.

Tanti gli auguri ricevuti dal Fenomeno da colleghi, fans e autorità. Woods ha cambiato radicalmente il golf innalzando per primo il livello di gioco e, soprattutto, catalizzando le attenzioni degli sponsor con il conseguente aumento di guadagno per tutti.

Questo lo ha portato ad essere, senza alcun dubbio, il miglior golfista di tutti i tempi. Questo a prescindere dai 82 trionfi sul PGA Tour, per un record condiviso con Sam Snead. E non importa se ha collezionato “solo” 15 Major senza riuscire ancora a eguagliare il record di Jack Nicklaus (18). Nel 2014 Woods è diventato il primo sportivo al mondo ad aver superato un miliardo di dollari di guadagni tra vittorie e sponsorizzazioni, per un campione anche d’incassi.

Tiger, storia di un campione

Il suo primo grande trionfo arrivò al Masters Tournament nel 1997. Ma 22 anni dopo “The Big Cat”, nel 2019, è riuscito a scrivere un’altra pagina memorabile del torneo riuscendo a imporsi per la quinta volta ad Augusta dopo una rimonta show nell’ultimo round. Un exploit che gli ha permesso di ricevere la medaglia presidenziale della libertà, la più alta onorificenza civile degli Stati Uniti. Nel 2020 pochi sussulti ma a dicembre, la gioia più grande: quella di giocare il PNC Championship a Orlando in coppia col figlio Charlie, baby-fenomeno di 11 anni che ha mostrato al mondo il suo talento cristallino.

Non solo successi

Risultati record per Woods, che è più volte scivolato trovando però sempre la forza di rialzarsi. Dall’incidente del 2009, al volante della sua Cadillac dopo l’aggressione da parte dell’ex moglie, la modella svedese Elin Nordegren, per aver scoperto i numerosi tradimenti dell’allora marito con escort e pornostar, alle tante operazioni alla schiena e alle ginocchia. Fino all’arresto del 2017 per guida in stato di ebbrezza. Per arrivare a nuovi traguardi e primati in campo.