Il 30 novembre, giorno di Sant’Andrea, l’Old Course di St Andrews quest’anno è stato giocato alla rovescia. Ma che cosa significa?

In pratica, dalla partenza della 1 anziché giocare verso il green della prima buca si punta a quello della 17, la Road Hole.

Quindi la seconda buca dal tee della 18 si giocherà verso il green della 16 e così via sino a ritornare alla 18 dove il green rimane lo stesso, ma verrà avvicinato dalla partenza della seconda buca del giro normale.

La particolare conformazione dell’Old Course lo porta a snodarsi in una lunga striscia che si allontana dalla città di St Andrews, da dove parte.

Questo avviene per le prime 9 buche, poi si torna indietro, utilizzando gli stessi fairway e gli stessi enormi green doppi.

Per giocare il campo secondo la normale sequenza ci si tiene sulla destra, tranne che alle buche 9 e 10, percorrendo il  tragitto in senso antiorario.

Nel giro alla rovescia ci si dovrà tenere sulla sinistra dei doppi fairway e green percorrendo viceversa un tragitto in senso orario. 

Questo singolare modo di affrontare il magico Old Course ricorda che originariamente non c’era un verso prestabilito, né due buche e due bandiere per buca sulle prime e le seconde nove, come al giorno d’oggi.

Nei primi anni di storia del percorso più famoso del mondo, non esistevano veri e propri ­green e tee box. Si partiva in prossimità della buca precedente e i fairway occupavano una striscia di campo più ridotta rispetto a quella attuale, che consente un traffico nelle due direzioni in relativa sicurezza. 

Fu solo intorno al 1870, allorché Old Tom Morris separò i green della 17 e della 1, che il percorso venne giocato regolarmente nel verso convenzionale che oggi conosciamo.

Ma in un primo momento si continuò a giocare a settimane alterne nelle due direzioni, fino a che prese il sopravvento il giro antiorario.

Quello in senso inverso venne mantenuto solo per un mese in inverno e solo fino al 1970.

Da qualche anno questa pratica “storica” è stata ripristinata eccezionalmente per un solo giorno o due all’anno a fine novembre. 

C’è chi sostiene che l’Old Course in senso inverso sia un percorso altrettanto valido e interessante. In molte buche entrano in gioco alcuni bunker che invece non lo sono nel giro convenzionale.

Il che rende certamente più interessanti le prime due buche e quelle centrali dalla 7 alla 11.  

Mentre, come già sottolineato, sull’Old Course è sempre meglio tenersi a sinistra (data la larghezza dei fairway), giocando in senso orario è meglio evitare tee shot chiusi.

Per stare lontani dai guai, è consigliabile perciò mantenersi sulla destra.

Non vi è dubbio che in base ai moderni canoni dell’architettura golfistica sarebbero inconcepibili molte delle situazioni di conflitto e di incroci presenti sull’Old Course.

Ma queste norme di sicurezza non valgono a St Andrews e forse ­contribuiscono al fascino unico di questo campo.

Va anche detto che, nonostante l’enorme affollamento di giocatori, con un po’ di attenzione, educazione golfistica e buon senso, si riescono a evitare incidenti di rilievo. 

Nel giro normale si deve fare molta attenzione soprattutto al cosiddetto “loop”, la zona del percorso dalla buca 7 alla 12 dove si inverte la marcia per ritornare sui propri passi verso la città di St Andrews.

È qui che il secondo colpo della 7 si incrocia con il par 3 della 11. Nel campo alla rovescia la situazione è ancora più conflittuale e delicata in questa zona del campo.

La 8 attraversa addirittura due buche (7 e 12). Inoltre 1 – 18 e 9 – 10 si incrociano fra di loro. È tuttavia  possibile evitare queste situazioni di conflitto, apportando alcune modifiche al giro alla rovescia puro, come suggerito  nell’articolo di Jeremy Gleen.

Lo consiglio a chi fosse interessato ad approfondire l’argomento https://golfclubatlas.com/in-my-opinion/jeremyglenn-the-reverse-old-course/. 

Si può immaginare di giocare alla rovescia qualsiasi percorso.

Anche se non ovunque è possibile senza modifiche alle partenze, è un esercizio divertente da provare.

Che ne dite di dare un’occhiata “rovesciata” al vostro abituale percorso preferito?