Il nostro partner Golf Digest ha rilasciato poche ore fa un manifesto di comportamento per il prossimo futuro, dopo aver analizzato con attenzione quello che sta succedendo negli Stati Uniti dopo le manifestazioni contro il razzismo.

Ripercorrendo l’idea che il golf debba passare da esclusione ad inclusione, definiscono alcune nuove linee editoriali per aiutare lo sport (ed attraverso il nostro sport) ad essere sempre “super partes” e collante per chiunque.

La speranza di un golf per tutti c’è, dice Golf Digest, il 79% dei campi americani sono infatti pubblici e non privati, condizione che permette di vedere la luce in fondo al tunnel.

Solo 60 anni fa la PGA americana limitava l’adesione ai soli caucasici e 30 anni fa un golf club dell’Alabama durante un torneo PGA toglieva ogni limite di accesso tranne per le persone di colore.

Fortunatamente furono considerati scandali e da quel momento la situazione migliorò permettendo ora di camminare sui green senza alcuna discriminazione.

Dopo queste considerazioni, lo staff di GD ha deciso di adottare queste linee guida per il prossimo futuro:

  • Fare più attenzione all’uso di immagini e linguaggio per migliorare l’inclusione sociale. Non alimentare diversità di alcun tipo riflettendo sul mondo che ci circonda
  • Continuare a sostenere un accesso facilitato e conveniente al nostro sport
  • Aumentare la copertura mediatica sui golf club pubblici, linfa vitale per la partecipazione delle minoranze
  • Sostenere gli sforzi collettivi dell’industria del golf attraverso “The First Tee”, associazione che si occupa principalmente del primo passo nel golf per i giovani meno abbienti
  • Promuovere la sostenibilità ambientale ed economica, facendo attenzione ai cambiamenti climatici che stanno colpendo il nostro sistema
  • Promettere di rendere più gentile, attraverso la voce e l’influenza, un mondo in difficoltà

Consapevolezza? Coraggio? Cambio di rotta?

Tutto va bene, purchè il golf aiuti e si faccia aiutare.

 

Swing Your Life