È stata una prima giornata ricca di sorprese quella che ha aperto il 107° PGA Championshi al Quail Hollow Golf Club di Charlotte, il secondo major della stagione maschile.

Tutti gli occhi del mondo erano puntati ovviamente sui ‘Magnifici Tre’, Scottie Scheffler, Rory McIlroy e Xander Schaffele, rispettivamente numero uno, due e tre del World Ranking e vincitori di quatttro degli ultimi cinque major giocati.

Impossibile chiedere un flight migliore da seguire sia per il numerosissimo pubblico che già da giovedì ha varcato i cancelli del circolo del North Carolina sia per milioni di fan incollati alla tv.

Alla fine non ha vinto nessuno dei tre ma il campo, che dopo le ultime modifiche e allungamenti ha messo a dura prova non solo loro ma tanti nomi di peso del field.

L’unico a salvarsi è stato Scheffler, che seppur incappato in alcuni errori che gli sono costati due bogey e un doppio alla 16, è riuscito con grande esperienza a chiudere due sotto il par (69) per un più che discreto 20° posto nella classifica generale.

Decisamente più deludenti il campione in carica del torneo, Xander Schauffele, +1 di giornata (72), 60°, e McIlroy, autore di uno score in 74, addirittura 98°.

Un risultato questo decisamente soprendente se si considera che McIlroy a Quail Hollow ha conquistato ben quattro successi, il primo nel 2010, l’ultimo lo scorso anno, in cui ha letteralmente dominato il Wells Faergo Championship vincendo con cinque colpi di vantaggio proprio su Xander Schauffele.

Chi sorride dopo 18 buche è invece l’outsider di turno, Jhonattan Vegas, autore del primo strappo sul resto del field di questa 107esima edizione. Il suo 64 finale (-7) gli ha regalato la leadership solitaria del torneo con due colpi di vantaggio su Cam Davis e Ryan Gerard e tre su un gruppo di cinque giocatori tra cui spicca la bella prova del capitano europeo di Ryder Cup Luke Donald.

Insieme al tedesco Stephan Jaeger sono loro due con 67 (-4) i migliori europei del field al termine del primo giro di un major che non viene vinto dai giocatori del Vecchio Continente dal successo di Rory McIlroy nel 2014 a Valhalla.

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