Ad Augusta, dopo il primo giro dell’87esima edizione del Masters, troviamo in testa alla classifica a -7 (65) un terzetto di grandi campioni: Jon Rahm, Viktor Hovland e il vincitore dell’ultima tappa del Liv Golf Brooks Koepka.

Il giocatore norvegese, che partiva nello stesso flight di Tiger Woods, è stato protagonista di un ottimo giro bogey free, grazie a cinque birdie e un eagle siglato alla seconda buca di giornata.

Il giro di Hovland, a due soli colpi dal record del campo nelle 18 buche al Masters, è stato semplicemente perfetto.

Appaiato in vetta alla classifica con Hovland, troviamo uno dei giocatori più attesi di questo Masters, Jon Rahm, che chiude la sua prima giornata con lo stesso score di 65 (-7). E dire che il giocatore spagnolo non era partito per niente bene con addirittura un doppio bogey segnato alla buca 1 (quattro putt).

Da lì in poi il numero tre del mondo ha cambiato letteralmente marcia andando a realizzare sette birdie alla 2,3,7,13,15, 16 e 18 a cui si aggiunge un fantastico eagle al par 5 della 8.

Il terzo giocatore che condivide la vetta della classifica con Hovland e Rahm è appunto Brooks Koepka,  che chiude la prima giornata alla pari dei suoi colleghi, grazie a otto birdie e un solo bogey al par 5 della 13, dopo che la sua palla era finita nel bosco di sinistra,

Gli altri protagonisti del Masters

In quarta posizione a -5 (67) troviamo Cameron Young e il redivivo Jason Day, che conferma il suo buono stato di forma dall’inizio dell’anno, consegnando uno score di 67 (-5), frutto di cinque birdie e nessun bogey.

Il runner up del WGC-Dell Match Play grazie ad un’ottima partenza con tre birdie nelle prime tre buche, segna sul suo score altri quattro birdie alle buche 10,13, 15 e 16 e due bogey alla 6 e alla 12 per uno score di 67 (-5).

In sesta posizione c’è un gruppo di giocatori che chiude in 68 (-4). Tra questi il numero 1 del mondo e past champion Scottie Scheffler, Xander Shauffele, Adam Scott, Shane Lowry, Gary Woodland, Sam Burns e il dilettante Sam Bennet, vincitore dello U.S. Amateur lo scorso anno.

E Tiger?

Tiger Woods ha lottato per tutto il giorno e dopo i tre bogey alla 3, alla 5 e alla 7, riesce a mettere a segno il suo primo birdie al par 5 della 8, ma un altro bogey alla difficile 11 con due approcci da bordo green gli fanno perdere ulteriore terreno. Tiger però non demorde e alla 15 imbuca un lungo putt per il birdie e ancora un altro alla successiva 16.

Purtroppo la fortuna non sorride al 15 volte campione major alla 18, quando la sua palla finisce appena prima del bunker rendendo quasi impossibile eseguire il colpo. Il bogey all’ultima buca fissa il suo score finale a 74 (+2).

Il numero 1 italiano Francesco Molinari chiude in 72 (par). Dopo un bel birdie iniziale alla buca 1, perde due colpi nei due par 5 delle prime nove a  cui si aggiunge un altro bogey siglato alla buca 3. Al contrario, Molinari sfrutta al meglio i due par 5 delle seconde nove siglando due birdie alla 13 e alla 15, che gli fruttano la 37esima posizione.

Stesso risultato dell’italiano, quello ottenuto dal numero 2 del mondo Rory McIlroy, che chiude in par (72) un giro caratterizzato da alti e bassi, nonostante il tentativo di rimonta con i due birdie di fila segnati alla 15 e alla 16, subito frenata dal bogey della 17 e il par salvato con approccio e putt alla 18.

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