Come preparatore atletico di Alessia Nobilio ho avuto la possibilità di allenarla e di affiancarla in campo in qualità di caddie all’ultimo U.S. Women’s Open al Champions Golf di Houston a dicembre.

Proverò a raccontare un sogno diventato realtà facendovi rivivere le settimane di allenamento e la gara che abbiamo vissuto.

L’obiettivo è quello di farvi scoprire cosa vuol dire prepararsi per un torneo dello Slam, prevedendo tre ambienti diversi nel quale Alessia ha lavorato:

Allenamento in campo pratica e gioco sul percorso
Preparazione Atletica
Alimentazione e Recupero

L’allenamento in campo pratica e il gioco sul percorso sono stati supervisionati da Roberto Zappa, commissario tecnico della squadra nazionale femminile.

Quattro volte alla settimana, la giocatrice ha lavorato in driving range con esercizi specifici per migliorare lo swing e tenere sotto controllo i possibili errori. In campo invece Alessia giocava 9 o 18 buche per preparare al meglio la routine pre colpo e la strategia.

Al fine di migliorare il giusto affiatamento tra giocatrice e caddie, abbiamo svolto insieme alcune giornate sul percorso. In passato ho lavorato con alcuni giocatori sui diversi Tour ma era la prima volta con la Nobilio. Essere un buon caddie significa organizzare efficacemente le giornate della giocatrice ed aiutarla sul percorso a scegliere una strategia di gioco corretta.

Tutto questo consente di arrivare alla competizione consapevoli dei propri punti di forza e con le idee chiare su come eseguire i vari colpi. La preparazione atletica si è svolta in BOLD, dove Alessia ha trovato tutte le attrezzature e l’ambiente ideale per prepararsi. Il lavoro prevedeva un warm up, esercizi di core stability, pedana stabilometrica ed esercizi di forza utilizzando la forza pneumatica (aria compressa), seguendo una progressione di carichi che l’ha portata ad essere potente e veloce durante la gara. Inoltre a casa la giocatrice ha continuato il lavoro con una scheda personalizzata per migliorare la mobilità e prepararsi alle sessioni di pratica.

Alimentazione e recupero sono due fattori molto importanti che non vanno assolutamente sottovalutati. Alessia segue un piano alimentare personalizzato, da una biologa nutrizionista, che prevede il giusto equilibrio dei nutrienti (carboidrati, proteine e grassi). Il recupero invece viene tenuto sotto controllo grazie alla misurazione costante dell’Hrv, indice che valuta lo stato di stress dell’atleta. Esercizi di respirazione e un buon riposo notturno, sono la chiave per recuperare dopo una giornata intensa d’allenamento e studio.

Questo infatti presenta un elemento da non trascurare poiché Alessia sta frequentando il primo anno di università UCLA di Los Angeles; le lezioni sono online e la costringono a lunghe ore davanti al pc.

Arrivando a Houston con sei giorni d’anticipo, abbiamo avuto modo di smaltire il fuso orario e di organizzarci per rispettare il piano alimentare concordato. Il programma quotidiano prevedeva una parte atletica, dove la mattina ci concentravamo su mobilità e attivazione mentre nel pomeriggio alternavamo corsa, esercizi di forza e defaticamento. Mentre la parte tecnica è stata suddivisa in allenamento in campo pratica e prova dei due percorsi sui quali è prevista la gara, Cypress Creek e Jackrabbit.

A seguito della scelta dell’organizzazione di far giocare le atlete nella maggior parte delle buche dai back tee, abbiamo deciso insieme la strategia corretta per affrontare le buche, scegliendo con attenzione quale bastone giocare nei diversi tee shot e studiando bene i green grandi, duri e veloci.

Alessia si è mostrata in forma e con l’atteggiamento giusto, ben consapevole del fatto che si trattava di una gara difficile. La prima giornata è iniziata con meteo perfetto e tanta adrenalina in corpo: abbiamo giochiamo con grande attenzione e qualità senza però raggiungere lo score sperato.

La seconda giornata di venerdì è stata caratterizzata da ottimi colpi dal tee ma con una certa difficoltà a raggiungere efficacemente i green. Questo a causa delle condizioni climatiche sicuramente più difficili, si era alzato infatti un forte vento che ha portato un peggioramento del meteo.

Nonostante non sia arrivato un risultato soddisfacente, è stata un’esperienza incredibile che rimarrà nei nostri ricordi per sempre. Il viaggio continua, next step Augusta Masters.