L’interesse mediatico intorno all’incidente di Tiger non è stato una sorpresa.
Woods è l’unico giocatore che fa smuovere la massa come nessun altro, fa saltare sul divano dopo ogni suo colpo e fa restare gli spettatori incollati alla televisione.
È uno di quegli sportivi senza tempo e icona indiscussa del golf.
Come Tiger, altri grandi campioni hanno questa capacità. Campioni del calibro di Michael Jordan, LeBron James, Tom Brady e Serena Williams. Gli amanti del calcio diranno senza esitazioni Lionel Messi e Cristiano Ronaldo e gli appassionati di tennis aggiungeranno alla lista Roger Federer, Rafa Nadal e Novak Djokovic.

A seguito dell’incidente, tutte le testate del mondo dal New York Times al nostro Corriere della Sera hanno trattato l’accaduto.
Appurato che la vita del Fenomeno non era in pericolo, sono iniziate le speculazioni e la domanda che più di tutte circola ormai dal 23 febbraio è “ma Tiger tornerà a giocare?”.
Nessuno lo sa. Nemmeno i medici che l’hanno operato hanno saputo dare una risposta esaustiva.

Al di là di tutte le congetture c’è un’unica considerazione da affrontare e l’ha più volte messa in luce Rory McIlroy: “In questo momento interessa solo essere certi che Tiger stia bene, sia in salute e possa tornare a vivere una vita normale. Il golf passa in secondo piano. Se poi tornerà ad essere competitivo sarà per noi un mega bonus”.

Il golf continuerà con o senza Tiger

Il punto è allora il seguente: se davvero la carriera di Tiger dovesse finire il nostro amato sport non subirà una battuta d’arresto. Tutti i grandi prima o poi hanno attaccato la sacca al chiodo: Arnold Palmer, Jack Nicklaus, Gary Player…
Tiger ha già subìto diverse frenate a causa dei continui problemi fisici ma il gioco è comunque andato avanti.
Se non sarà ora, prima o poi il 15 volte campione major andrà in pensione ma questo non deve spaventarci. La sua strada l’ha tracciata da tempo e  il suo lascito resterà per sempre nella storia di questo sport. Tiger ha permesso al golf di diventare quello che è. Ha già lasciato un’eredità che vivrà in eterno indipendentemente da quello che ci riserverà il futuro.

E la stessa sorte toccherà alle grandi stelle di altri sport. Roger Federer prima o poi smetterà di calcare i campi da tennis così come Serena Williams. Michael Jordan, l’icona del basket ha smesso eppure il mondo è andato avanti. È successo addirittura con la morte prematura di Kobe Bryant. I giocatori dell’NBA sono tornati al lavoro in onore del campione scomparso a gennaio 2020. Solo una partita era stata rinviata, quella dei Lakers la settimana successiva alla tragedia dopo di che è ripartito tutto.

Alla luce di quanto scritto finora, l’unica cosa che il mondo del golf desidera è che Tiger torni a camminare, a vivere una vita il più normale possibile e che possa giocare con i propri figli.
Se avremo la fortuna di rivederlo in campo sarà per tutti una gioia immensa.
Se così non fosse il golf andrà avanti e la nostra memoria da sola basterà a ricordarci sempre chi sia il più grande campione del golf moderno!