Il rispetto dell’ambiente è oggi tema assai rilevante e così la Ryder Cup del 2023 sarà ecosostenibile. Un esempio e una risposta concreta contro ogni spreco. Lo ha spiegato Gian Paolo Montali in un’intervista rilasciata all’ANSA: “Sistemi di ecosostenibilità, riciclo dell’acqua, impiego di sostanze non nocive per il terreno”.

Queste sono solo alcune delle caratteristiche del nuovo Marco Simone che prima della Ryder ospiterà tre Open d’Italia. “Utilizzeremo – ha sottolineato Montali – anche navette elettriche per portare i tifosi al campo tra prevenzione e minimizzazione dei rifiuti, riciclo degli stessi in loco. In questi cinque anni si sono succeduti quattro governi. Eppure questo progetto ha sempre funzionato e i rapporti con i vari esecutivi, così come quelli con la Regione Lazio e il Comune di Roma, sono stati eccellenti. Siamo felici che il premier Draghi abbia deciso di puntare fortemente sul ministero del Turismo e della Transizione Ecologica, due temi fondamentali per la Ryder di Roma che entrerà nelle case degli italiani. Potremo vantare un’Europa coesa in campo, che giocherà esclusivamente per conquistare la coppa e l’onore della vittoria”.

Il progetto Ryder Cup non si è mai fermato neanche durante i mesi di lockdown e il campo è stato ultimato e aperto ai soci del circolo con due anni d’anticipo, grazie anche al rinvio al 2023. Il Marco Simone, con la propria e totale ristrutturazione, punta a divenire un punto di riferimento mondiale per attenzione all’ambiente. La Ryder Cup 2023 mostreranno al mondo un club ecosostenibile, green e plastic free. L’inaugurazione ufficiale è stata per ora rinviata a causa del perdurare dell’emergenza sanitaria. “Un evento del genere merita una grande presentazione, in sicurezza” ha concluso Montali.