Quante volte avete sbagliato un putt imbucabile solo per sentirsi ammonire da un compagno di gioco, o dalla vostra voce interiore, che avete alzato lo sguardo troppo presto per vedere la pallina entrare?

Tenere la testa bassa e immobile quando si putta è una delle prime cose che ogni nuovo golfista impara. Ma è sempre un ottimo consiglio? La scienza dice che, forse, non è proprio così. 

Se il vostro occhio dominante non è quello più vicino alla buca, lasciare girare leggermente la testa seguendo la pallina lungo la linea del putt può aiutarvi a essere più precisi. Come si suol dire: “Sentire con gli occhi”.

Per determinare il vostro occhio dominante, mettete il pollice davanti a un piccolo oggetto a circa tre metri di distanza.

Se chiudete un occhio e il pollice blocca la visione di quell’oggetto, l’occhio aperto è quello dominante.

E se questo è l’occhio più lontano dalla buca, la vostra capacità di far rotolare la pallina sulla corretta linea del putt può migliorare con una piccola rotazione, afferma il biomeccanico Jean-Jacques Rivet.

Ricordatevi solo che i vostri occhi devono seguire la pallina sullo stesso piano in cui si trovavano all’address. La mia regola è che, se riuscite a vedere la buca nella vostra visione periferica, non c’è bisogno di ruotare.

Se non ci riuscite, seguite la palla con gli occhi quando lascia la faccia del putter. 

E, soprattutto, tenete la parte inferiore del corpo il più ferma possibile quando puttate. Rivet, che ha studiato i putt di innumerevoli giocatori dell’European Tour, afferma che i migliori puttatori hanno la stessa distribuzione del peso nei piedi all’address e all’impatto.

Anche una variazione del 4% può provocare un contatto fuori linea e un movimento sbagliato della testa.