Fare visita all’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato non è qualcosa che capita proprio tutti i giorni. In pochi forse sanno che la parola ‘zecca’ deriva dall’arabo ‘sikka’, letteralmente ‘conio’.

Dal 1928 proprio alla Zecca vengono prodotte tutte le monete che quotidianamente utilizziamo nella nostra vita. Oltre a quelle correnti vengono realizzate ogni anno una serie di produzioni speciali, monete celebrative legate ad avvenimenti speciali o personaggi. L’occasione per entrare in questo affascinante mondo ce l’ha fornita la Federazione Italiana Golf lo scorso 12 aprile, giorno della conferenza stampa di presentazione del DS Automobiles 80° Open d’Italia.

Dal Salone d’Onore del CONI al Foro Italico ci siamo così trasferiti presso lo stabilimento dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato in Via Gino Capponi, a Roma, per vedere e toccare con mano personalmente, in anteprima assoluta, la moneta celebrativa coniata in occasione della prima storica Ryder Cup italiana. 

L’idea della sua creazione è nata lo scorso anno, quando la Zecca e la Federgolf avevano presentato all’European Tour il progetto. Perché non realizzare per la prima Ryder italiana una moneta che ricordi un evento unico per il nostro Paese e farlo attraverso una delle zecche artisticamente considerate tra le migliori al mondo? Un’usanza quella delle monete celebrative legate ad eventi golfistici di cartello che già in passato avevano cavalcato altre nazioni, Stati Uniti su tutti. La Scozia nel 2014 decise persino di mettere in circolazione una banconota da cinque sterline per celebrare la sfida Europa-USA a Gleneagles.

Ad accoglierci troviamo Annalisa Masini, l’ideatrice del disegno della moneta dedicata alla 44esima Ryder Cup. In gergo corretto l’incisore che ha avuto l’onere e l’onore di realizzare il primo conio italiano dedicato al golf, in compagnia dei colleghi Valerio De Seta, referente tecnico dello studio incisioni, ed Emanuele Ferretti.

“Lavoro in Zecca dal 1990 – ci racconta Masini -, e la mia attività primaria è realizzare monete. Seguiamo la produzione sia delle monete ordinarie che dei progetti speciali per Italia, San Marino e Vaticano. L’idea iniziale è stata quella di creare  una moneta che riproducesse una buca da golf, ma in realtà io mi ero fermata a una forma piatta. Il collega Ferretti invece si è spinto oltre, creando un effetto ‘bombato’ che da un lato riprende la palla da golf e dall’altro la buca. È la prima volta in assoluto che la Zecca dello Stato conia una moneta simile. Solitamente hanno un altezza di 2.5 millimetri, quella della Ryder Cup è invece addirittura di 4.6 millimetri, un vero record”. 

Il primo incontro diretto con la Federgolf e il Presidente Chimenti è avvenuto a febbraio dello scorso anno. In quell’occasione gli incisori hanno mostrato i primi bozzetti della moneta. “Io avevo già sviluppato un’idea perché quando ci danno una tematica il nostro compito è quello di iniziare a studiare la materia non essendo esperti in tutto – prosegue Masini -. La moneta è piccola quindi il messaggio che viene dato deve essere immediato. Ho presentato la mia soluzione e il Presidente e la Federgolf sono rimasti affascinati proprio da questa idea di ricreare una palla da golf e allo stesso tempo una buca sull’altro verso. Abbiamo così iniziato a realizzarla in collaborazione con la meccanica, con i ragazzi che incidono al laser, e ci sono voluti 7/8 mesi per arrivare al progetto finito, ovvero alla certezza assoluta che fosse una moneta coniabile dalla Zecca dello Stato. L’obiettivo dell’incisore, oltre a realizzare l’immagine, è chiaramente quella di poi fare coniare la sua creazione. Per fare questo ci sono delle caratteristiche tecniche ben specifiche da rispettare, equilibri di forza tra dritto e rovescio. Il tondello ha una misura prestabilita, poi il peso, il diametro e le altezze, che devono essere adeguate allo spessore del tondello”.

Una lavorazione minuziosa che prende vita dalla fase artistica attraverso l’utilizzo di un programma specifico in 3D, Carveco, con il quale vengono preparati i file della nuova creazione. “I disegni vengono presentati alla Commissione Tecnico Artistica del Ministero del Tesoro, vengono approvati, poi esce un decreto essendo una moneta a tutti gli effetti (quella della Ryder è da 10 euro, ndr). Una volta firmato il decreto, la moneta viene finalmente realizzata. In questo caso si tratta di una moneta informatica, ovvero non ci sono parti modellate. Un unico pezzo dove i colori vengono realizzati in tampografica a prodotto coniato, con inchiostri impressi con tamponi. La vera peculiarità è che, nella parte che riproduce la pallina, il logo della Ryder Cup è stato applicato esattamente con la stessa macchina che normalmente si utilizza per personalizzare le palle da golf vere. Un’altra chicca è che la moneta è stata sottoposta a un trattamento galvanico di rodiatura che gli conferisce un effetto scuro bluastro, trattamento normalmente usato nella gioielleria”. 

Un’opera d’arte in tutto e per tutto, ancora più speciale e unica nel momento in cui si ha la possibilità di toccarla con mano. Per la gioia di appassionati e collezionisti, la moneta celebrativa della 44esima Ryder Cup è già prenotabile attraverso lo shop on line della Zecca dello Stato al prezzo di 120 euro. La moneta era anche presenta allo allo stand FIG  durante l’Open d’Italia al Marco Simone. Coniata in diecimila pezzi sarà poi consegnata a partire dal 18 settembre.