Saranno tre i rookie che l’Europa porterà questa settimana a Whistling Straits per la 43esima Ryder Cup: due di loro qualificati di diritto, Bernd WiesbergerViktor Hovland , mentre uno è stato scelto da capitan Padraig Harrington tra le tre wild card a disposizione, il suo connazionale Shane Lowry,

Ma se l’Irlanda golfistica conta già 16 comparse nella storia del torrneo prima di quella che attende tra pochi giorni Lowry (a cui vanno aggiunti i 17 giocatori dell’Irlanda del Nord, per un totale di ben 33 in 42 edizioni disputate), le bandiere di Austria e Norvegia non avevano mai sventolato nella settimana della Ryder.

Fino al 2018 sono state 12 le nazioni europee rappresentate nel corso della biennale sfida. Prima come numero di presenze dal 1979, anno in cui è l’Europa intera e non più i britannici a sfidare gli Yankee, è l‘Inghilterra, con 80 giocatori, seguita dalla Spagna (42), la Scozia (35), Irlanda del Nord (17) e Irlanda (16). Seguono Germania (14), Galles (10), Italia (7), Danimarca (5), Francia (3) e Belgio (2).
Con l’aggiunta di Austria e Norvegia, grazie a Wiesberger e Hovland, il numero totale delle nazioni europee coinvolte nella Ryder Cup sale quindi a 14.
Diamo uno sguardo a come Wiesberger e Hovland hanno ottenuto le loro storiche qualificazioni.

Bernd Wiesberger

Nell’ultima Ryder Cup svolta a Le National Wiesberger era fuori gioco per un infortunio e ha trascorso la settimana commentando la sfida Europa-Stati Uniti per SKY Germania.

Ripresosi dall’infortunio, l’austriaco ha brillato nella stagione successiva, chiudendo la Race To Dubai 2019/2020 al terzo posto grazie anche a tre successi. Il trionfo di quest’anno al Made in HimmerLand ha dato un impulso decisivo per la sua qualifica automatica attraverso l’European Points List, rattificata dal bel 20° posto ottenuto al BMW PGA Championship che ne ha sancito l’automatica presenza in Ryder.
Oltre alla vittoria in Danimarca, Wiesberger questa stagione ha ottenuto altri tre piazzamenti tra i primi sei, incluso un secondo posto all’Omega European Masters.
Non è estraneo alla pressione, avendo raccolto otto vittorie in carriera sull’European Tour, inclusi due Rolex Series nello stesso anno, il 2019, l’Aberdeen Standard Investments Scottish Open e l’Open d’Italia all’Olgiata.
“E’ un grande soddisfazione essere il primo austriaco ad ottenere un posto nel team europeo – ha detto Wiesberger -. Nel 2018 in Francia commentavo la Ryder per SKY Germania. Ero appena stato operato al braccio e quel successo europeo mi ha davvero ispirato. Non vedo l’ora di scendere in campo e farò di tutto per essere il più possibile d’aiuto alla squadra”.
Whistling Straits sarà la prima in Ryder per Wiesberger, che però ha già rappresentato l’Europa in una competizione a squadre. L’austrtiaco ha infatti partecipato all’EurAsia Cup 2018, insieme a molte stelle della Ryder Cup di quest’anno tra cui Tyrrell Hatton, Matt Fitzpatrick, Tommy Fleetwood e Paul Casey.
Due anni prima Wiesberger giocò lo stesso torneo al fianco di Shane Lowry, Lee Westwood e Ian Poulter. Quell’anno il tedesco fece coppia con Poulter durante i doppi e vinsero 4 & 3 su Anirban Lahiri e Jeung Hun Wang.

Viktor Hovland

Viktor Hovland al BMW PGA Championship. Il 24enne è il primo norvegese a qualificarsi per la Ryder Cup dal 1979, anno in cui a sfidare gli Stati Uniti è stata chiamata tutta l’Europa e non più solo i rappresentanti delle isole britanniche

Il 24enne norvegese si è qualificato per la sua prima Ryder Cup attraverso la World Points List.

“È un sogno diventato realtà – ha dichiarato -. Sarà davvero fantastico e non vedo l’ora di fare di tutto per lasciare il segno”. , Hovland non è nuovo a stabilire record: è il primo norvegese ad aver vinto un torneo del  PGA Tour (Puerto Rico Open nel febbraio 2020), a cui ha poi aggiunto un secondo titolo lo scorso dicembre, il Mayakoba Golf Classic.
Quest’anno è diventato anche il primo norvegese a vincere sull’European Tour, trionfando nel prestigioso BMW International Open a giugno. Oltre alla sua vittoria in Germania Hovland ha registrato altri sette piazzamenti nei primi sei, risultati che gli hanno permesso di conquistare agevolmente un posto in squadra a Whistling Straits.
Hovland ha anche un impressionante record a livello amateur: è rimasto imbattuto in tutti i match disputati al Jacques Leglise Trophy del 2015 ed è stato il primo norvegese a vincere lo U.S. Amateur Championship nel 2018.
Lo stesso anno, ancora dilettante, a chiuso 32° al Masters e 12° allo U.S. Open a Pebble Beach.  “La Norvegia non ha tradizione in Ryder – ha aggiunto -, quindi per me sarà un grande onore sventolare la mia bandiera accanto a quella europea. Parlando con Robert Karlsson, uno dei nostri vice capitani, mi ricordava quanti e quali giocatori svedesi hanno giocato in Ryder,  citando anche nomi di cui non avevo nemmeno sentito parlare, il che è piuttosto impressionante. È ora quindi che anche noi norvegesi proviamo a tenere il loro stesso passo”.