Negli ultimi due anni, ovvero da quando scrivo per Golf & Turismo, vi ho raccontato più volte di come, grazie al business e quindi agli introiti del Masters, l’Augusta National Golf Club debba spendere soldi per evolversi e alzare ogni anno la famosa asticella.

Dopo aver comprato ettari ed ettari di terreno (usato anche come parcheggio per la settimana del major), aver rifatto il look al Media Center (58 milioni di dollari), ai Merchandising Store (altra valanga di milioni), quest’anno è toccato al campo e più precisamente alla buca 5.

Un nuovo battitore arretrato, bunker spostati per farli entrare in gioco e green modificato, più morbido per facilitare l’atterraggio di un ferro decisamente lungo.

Ma c’è un rumors però, uscito dalla bocca di un socio mentre gli raccontavo del posto dove lavoro, che riguarda la famosa buca 13, soprannominata Azalea. Una volta era considerata ostica e decisamente insidiosa, tanto da essere inserita nel famoso “Amen Corner” insieme alle sorelle 11 e 12.

I materiali e la continua evoluzione di questi atleti sotto il profilo fisico hanno trasformato il primo par 5 delle seconde nove buche dell’Augusta National in un sostanziale par 4, dove i più potenti, per raggiungere il green con il secondo colpo, utilizzano addirittura un misero ferro 6, spesso anche un 7 o addirittura meno.

In un periodo non troppo lontano potrebbero quindi cominciare i lavori di allungamento della celebre buca. Pare si sia trovato l’accordo con i soci del circolo limitrofo, l’Augusta Country Club, per acquistare un pezzo di terreno equivalente alla distanza di un medio par 3.

La cifra? Immaginate di essere colui che deve andare a trattare con il “nemico”, negli interessi della manifestazione più importante ed esclusiva del mondo del golf. Quanto sareste disposti ad offrire? Sicuramente tanto…

Ma avreste mai pensato addirittura a 27 milioni di dollari? Questa è la cifra offerta, e pare anche accettata, che darà il via alla più grande trasformazione di una bucha in questo millennio, e forse anche i quelli passati.
Stay tuned.