Justin Thomas non è certo celebre per essere uno dei giocatori più lunghi del Tour con il driver. Ha sempre preferito una testa compatta, di forma tradizionale e a basso spin.

Perché allora è passato al driver TSi2 di Titleist, che ha un profilo più ampio ed è fatto per una traiettoria più alta con una maggiore tolleranza?

Sebbene Thomas non sia solito cambiare continuamente attrezzatura nel 2021 ha apportato numerose modifiche al suo driver e allo shaft. All’inizio dell’anno, Thomas stava usando la nuova testa TSi3 di Titleist con un Fujikura Ventus Red. Ma quando ha vinto il The Players Championship a marzo, stava giocando con la sua vecchia testa Titleist TS3 del 2018 con shaft Mitsubishi Diamana ZF.

La scorsa settimana al Charles Schwab Challenge del 2021, tuttavia, Thomas ha effettuato il sorprendente passaggio a una testa Titleist TSi2, con la sua Mitsubishi Diamana ZF 60TX.

“Gli è sempre piaciuta una forma più tradizionale, quindi ovviamente con il TSi2 è una forma leggermente diversa da quella a cui è abituato, ma quello che ha scoperto quando ha tirato qualche colpo è che gli è piaciuta molto la facilità di volo e la tolleranza – ha detto J.J. Wezenbeeck (direttore della promozione con i giocatori e fitter Titleist) – È una testa dalla forma abbastanza tradizionale con MOI (momento di inerzia) elevato, ma l’incremento dell’angolo di lancio per alcuni giocatori e l’aumento della tolleranza sono utili quando non si colpisce perfettamente.”

Durante i test con la testa del driver TSi2, Thomas utilizzava la stessa impostazione della pipetta B1 SureFit che utilizzava nei suoi driver TS3 e TSi3. Sulla base della guida di Titleist l’impostazione B1 ha un loft neutro e il lie è 0,75 gradi flat per incoraggiare il fade.

Secondo Van Wezenbeeck, Thomas stava vedendo maggior tolleranza dal TSi2 rispetto al TS3 (entrambe le impostazioni della pipetta B1), ma il TSi2 stava producendo un po’ troppo spin. Per abbattere lo spin, hanno cambiato l’impostazione in C1 del driver TSi2. Così hanno abbassato il loft di 0,75 gradi e aperto la faccia all’adress.

La conclusione è stata che Thomas ha aumentato in media 3 chilometri all’ora la velocità della palla semplicemente con il suo passaggio dalla testa TS3 alla TSi2 diminuendo anche la dispersione.

Come dice Van Wezenbeeck, una migliore precisione aiuta anche la distanza, poiché “la palla rotola molto più lontano sull’erba corta rispetto all’erba alta”.