Splendida edizione di The Players. Fino all’ultima buca la vetta della classifica è rimasta in bilico. A contendersela Lee Westwood e Bryson DeChambeau, in un entusiasmante confronto fra vecchia scuola, fatta di colpi di fioretto, e nuova, che parte invece con il turbo di una incredibile potenza. Ma, come spesso accade, fra i due duellanti arriva un terzo e li mette d’accordo, superandoli entrambi.

Un superlativo Justin Thomas (-14, 71 71 64 68), in rimonta dal terzo giro, li ha bruciati con una prestazione eccellente. Justin è cresciuto soprattutto nella seconda parte del percorso di Ponte Vedra Beach (Florida), quando la sua rincorsa è diventata incontenibile. Dalla 9 in poi, sul suo score quattro birdie e il magnifico eagle alla 11, con l’unico inciampo del bogey alla 14.

Lee Westwood (-13, 69 66 68 72) ha difeso con le unghie e con i denti i due colpi che aveva di vantaggio dopo 54 buche. Ma non è riuscito ad andare oltre un giro in par (quattro birdie e altrettanti bogey), impreziositi però da una perfetta 18 (par 4, la terza più difficile del TPC Sawgrass) chiusa in tre colpi con un one putt in centro buca. E questo colpo di coda gli ha consentito di chiudere da solo in seconda posizione, bis del risultato della scorsa settimana, ma stavolta davanti a Bryson DeChambeau.

Il superbomber californiano (-12, 69 69 67 71) ha chiuso terzo insieme all’emergente mancino Brian Harman, in continua crescita. DeChambeau ha lasciato gran parte delle sue speranze sulla buca 4 dove, a un tee shot toppato e cortissimo (solo 120 metri), ha fatto seguito un incredibile shank (“Amico! Non so cosa sia successo!” ha detto al suo caddie. “Non l’ho mai fatto prima.”).

Due errori cosi pazzeschi avrebbero steso chiunque. Ma Bryson ha limitato i danni con un doppio bogey e l’eagle alla 16 gli ha consentito di risalire fino alla piazza d’onore. Per lui un’altra dimostrazione di grande golf che, decisamente, non si limita ai suoi drive di lunghezza siderale.

Justin Thomas ha trovato il momento giusto per una prestazione maiuscola per mettersi alle spalle un inizio anno difficile. Con la conquista di The Players, diventa il quarto giocatore a vincere un major, la FedExCup, un WGC e, appunto, la prova top di Ponte Vedra Beach. E tutto questo a meno di 28 anni, impresa riuscita solo a Tiger Woods. Per lui 14a vittoria in carriera nel PGA Tour.

“Ho combattuto molto duramente oggi”, ha detto Thomas. “Probabilmente è stato uno dei migliori giri della mia vita per quanto riguarda il gioco sul green. Ho visto accadere cose pazze in TV in passato e sono straordinariamente felice di essere riuscito a non perdere colpi preziosi durante il gioco”.

Thomas si è così assicurato l’assegno record di 2,7 milioni dollari (su un totale di ben 15). È volato inoltre  al secondo posto della FedEx Cup, dietro Bryson DeChambeau. E con ogni probabilità scalzerà Jon Rahm (“solo” non a The Players) dal secondo posto del World Ranking.

Da segnalare in chiave europea, con prospettiva Ryder Cup, le ottime prestazioni di Paul Casey (5°), Sergio Garcia e Matthew Fitzpatrick, pari merito con il già citato Rahm. Solo 48° il numero uno del mondo, Dustin Johnson.

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