Dall’Irlanda del Nord alla Nuova Zelanda ci vuole un giorno e mezzo di volo. Due Paesi agli antipodi del nostro pianeta, uniti da due perle rare in fatto di golf.

Stiamo parlando della classifica che ogni due anni Golf Digest stila fra i più bei campi del mondo al di fuori degli Stati Uniti. Ai vertici il Royal County Down (Newcastle, Contea di Down), che ribadisce il primo posto assoluto per la terza volta consecutiva. Subito dietro lo incalza Tara Iti (situato a Mangawhai), incredibile meraviglia dalla terra degli All Blacks.

Oltre un secolo di distanza

Distanti geograficamente, i primi due campi della quarta classifica mondiale di Golf Digest lo sono anche anagraficamente. Li separa infatti tutto il XX Secolo.

Il Royal County Down, uscito dalla fantasia di Old Tom Morris, patriarca del golf moderno, ha tagliato il nastro inaugurale il 23 marzo 1889. Per realizzarlo, venne riconosciuta a Old Tom la parcella di quattro ghinee, una somma che molto a spanne oggi potrebbe assomigliare a 1.000 euro. Rivisitato da una mezza dozzina di architetti nel corso degli anni – fra cui Harry Vardon, Harry Colt e di recente Donald Steel – è il campo preferito dal numero uno del mondo, Rory McIlroy.

Solo cinque anni per il podio

Al contrario Tara Iti ha visto la luce solo nel 2015, cento chilometri a nord di Auckland, nella più settentrionale delle due grandi isole neozelandesi. L’ha firmato Tom Doak, un vero genio americano fra gli architetti di golf, che nella classifica di Golf Digest dei 100 campi più belli del mondo ha inserito ben 11 percorsi. Poco conosciuto per la sua giovane età e anche perché non è mai stato pubblicizzato, è un vero capolavoro moderno che lascia a bocca aperta.

Dopo aver debuttato due anni fa con un incredibile sesto posto, un record assoluto, questa volta gli spetta addirittura la piazza d’onore. 230 gli ettari di terra affacciata sul Pacifico che il miliardario californiano Richard Kayne ha acquistato dai Maori. L’obiettivo era quello di far costruire a Doak un 18 buche riservato a lui, moglie, famiglia e amici. Ma visto lo straordinario risultato, pensò subito di allargare, almeno un po’, la cerchia dei fortunati che potevano giocarlo, creando così un club privato.

Similitudini e differenze

Nei due campi top coesistono alcune cose in comune e altre diametralmente opposte. In primis, entrambi sono links, disegnati accanto al mare e alla spiaggia. Per questo motivo, più che la lunghezza dei colpi, visto che il terreno aiuta molto il rotolamento della palla, conta la precisione: fondamentale conquistare sempre il fairway, altrimenti sono dolori. Continuando con le similitudini, alcune buche sono cieche e quindi richiedono un primo colpo molto preciso per puntare poi al green. Al Royal County Down vengono in aiuto alti pali bianchi e rossi, a Tara Iti guidano lo swing evidenti segnali di cespugli collocati ad hoc sul lato delle piste.

Molto diversi invece i green. Abbastanza piatti e piccoli, molto difficili da prendere appena c’è un po’ di vento in Irlanda del Nord, sono ampi e molto ondulati nel disegno assai complesso di Tom Doak. A Newcastle i fairway sono bordati dalla terribile gorse (ginestrone), che attorno a maggio inonda di giallo i mille cespugli ai lati delle buche, mentre a Mangawhai i grovigli di arbusti sono sostituiti da ampie zone di sabbia.

E infine, il tipo di gioco. Il Royal County Down viene considerato come la prova d’esame assoluta per golfisti di alto livello e invece Tara Iti si lascia giocare di più, aprendosi anche a chi non pensa di avere l’obiettivo di diventare scratch.

I percorsi storici

Nelle prime dieci posizioni della classifica, domina comunque la “vecchia guardia” del golf mondiale al di fuori degli States. Al terzo posto c’è lo scozzese Muirfield (1891), nei pressi di Edimburgo, seguito dal conterraneo Royal Dornoch (1892), sperduto nel nord oltre Inverness, straordinario campo fuori dal mondo in cui abbiamo avuto la fortuna di giocare, come su altri 11 presenti in questa classifica. E poi ancora l’Old Course di St Andrews (6°, 1848) e il Royal Portrush (8°, 1888), che lo scorso anno ha riportato in Irlanda del Nord l’Open Championship dopo quasi 70 anni dall’ultima volta (1951).

I campi più recenti

Sul versante opposto, i “giovani leoni” si mettono comunque in mostra. Fra i 100, sono ben 30 i campi realizzati nel XXI Secolo. Di questi due sono inclusi nei primi dieci (oltre a Tara Iti, il South Cape Owners Club, magnifico percorso coreano di Kyle Phillips, celebre progettista di Verdura), che si piazza nono. Ce ne sono però poi altri cinque fra l’11° e il 20° posto. A parte il canadese Cabot Cliffs, gli altri quattro arrivano da Oriente (due in Australia e uno a testa in Corea del Sud e Cina)

La “vecchia guardia” resiste molto bene in classifica anche per un’altra considerazione. Nessun campo del XIX secolo presente nella lista dei top 100 del 2018 è uscito dal Gotha del golf mondiale. Invece c’è stato un certo ricambio per quelli dei due secoli successivi. Nella graduatoria integrale, che riportiamo in queste pagine, potete riconoscere i percorsi inseriti in lista due anni fa dalla posizione occupata in precedenza, racchiusa fra parentesi.

Pochi campi nell’Europa continentale

Per finire, veniamo a come si è arrivati a questa classifica. Hanno espresso il loro voto più di 1.700 giocatori di alto livello nordamericani, cui si sono aggiunti 350 giocatori del resto del mondo.

Purtroppo non compare in graduatoria nessun campo italiano, ma ci tengono compagnia ad esempio Germania e Svezia, due Paesi in cui il golf è molto diffuso. E nell’Europa continentale figurano solo Francia (Morfontaine e Le National) e Spagna (Valderrama). Segno evidente che l’attenzione per il nostro continente è concentrata sulle due isole oltremanica.

E che, per essere conosciuti nel mondo, un passepartout ideale è la Ryder Cup. Valderrama e Le National l’hanno infatti ospitata nel 1997 e nel 2018. Succederà anche con Roma 2022?


TOP 10

1 (1) Royal County Down G.C. (Championship)- Newcastle, Irlanda del Nord
Old Tom Morris (1889), Donald Steel (ridisegnato, 1998)

2 (6) Tara Iti G.C. – Mangawhai, Nuova Zelanda
Tom Doak (2015)

3 (4) Muirfield – Gullane, Scozia

Old Tom Morris (1891), H.S. Colt (1925), Martin Hawtree (2011)

4 (2) Royal Dornoch G.C. (Championship) – Scozia
Old Tom Morris (1892), George Duncan (1947), Donald Steel (1993), Tom Mackenzie (2013)

5 (3) Royal Melbourne G.C. (West) – Black Rock, Australia
Alister MacKenzie, Alex Russell (1931), Tom Doak (2015-16)

6 (5) The Old Course St Andrews – Fife, Scozia
Allan Robertson (1848), Old Tom Morris (1865-’85), Martin Hawtree (2013-’14)

7 (14) Morfontaine G.C. – Francia
Tom Simpson (1927), Kyle Phillips (2004)

8 (7) Royal Portrush G.C. (Dunluce) Irlanda del Nord
Tom Gilroy (9, 1888), Old Tom Morris (9, 1889), H.S. Colt (1933), Martin Ebert (2015)

9 (49) South Cape Owners Club – Namhae Island, Corea del Sud
Kyle Phillips (2013)

10 (10) Trump Turnberry (Ailsa) – Scozia

P.M. Ross (1951), Martin Ebert (2015)


11 – 20

11 (9) Cabot Cliffs – Inverness, Canada

12 (13) Kingston Heath G.C. – Heatherton, Australia

13 (50) Hirono G.C. – Hyogo, Giappone

14 (8) Shanqin Bay G.C.

Hainan Island, Cina

15 (12) Sunningdale G.C. (Old) – Inghilterra

16 (11) Barnbougle Dunes – Bridport, Australia

17 (16) Ballybunion G.C. (Old) – Irlanda

18 (16) The Club at Nine Bridges – Jeju Island, Corea del Sud

19 (31) Ellerston G.C. Hunter Valley, Australia

20 (21) Carnoustie Golf Links (Championship), – Scozia


21 – 30

21 (24) Cape Wickham Links – King Island, Australia

22 (17) Cape Kidnappers G.C. – Hawke’s Bay, Nuova Zelanda

23 (15) Royal Birkdale G.C.

Southport, Inghilterra

23 (19) Royal Melbourne G.C. (East) – Black Rock, Australia

23 (20) St. George’s G. and C.C. – Etobicoke, Canada

26 (75) Kawana Hotel Golf – (Fuji) Shizuoka, Giappone

27 (30) Kingsbarns Golf Links – St. Andrews, Scozia

28 (22) Royal St. George’s G.C. – Sandwich, Inghilterra

29 (39) Swinley Forest G.C. – Ascot, Inghilterra

30 (41) Royal Porthcawl G.C. – Galles


31 – 40

31 (34) Lahinch G.C. (Old) – Irlanda

32 (27) Casa de Campo (Teeth of the Dog)

La Romana,   Repubblica Dominicana

33 (18) New South Wales G.C. – Le Perouse, Australia

34 (47) Diamante G.C. (Dunes) – Cabo San Lucas, Messico

T-35 (43) Cabot Links– Inverness, Canada

T-35 (63) Punta Espada – Cap Cana, Repubblica Dominicana

T-35 (33) Sunningdale G.C. (New) – Inghilterra

38 (42) Valderrama G.C. – Sotogrande, Spagna

39 (25) North Berwick G.C. – East Lothian, Scozia

40 (58) Portmarnock G.C. (Championship) – Irlanda


41 – 50

41 (32) St. George’s Hill G.C. – Weybridge, Inghilterra

42 (64) Trump International Golf Links – Balmedie, Scozia

43 (37) Kauri Cliffs – Matauri Bay, Nuova Zelanda

44 (76) Jack’s Point – Queenstown, Nuova Zelanda

45 (67) Rye G.C. (Old) – Deal, Inghilterra

46 (61) MacHrihanish G.C. – Campbelltown, Scozia

47 (26) Barnbougle Lost Farm – Bridport, Australia

48 (44) Yas Links

Abu Dhabi,Emirati Arabi Uniti

49 (40) Royal Troon G.C. (Old), – Scozia

50 (81) Anyang C.C. – Kunpo-shi, Kyonggi-Do, Corea del Sud


51 – 75

51 (74) loch lomond g.c. – Luss, Scozia

52 (36) national g.c. of canada – Woodbridge, Canada

53 (56) cruden bay g.c. – Aberdeenshire, Scozia

54 (28) jack nicklaus g.c. korea – Incheon City, Corea del Sud

55 (60) hamilton g. and c.c. (West/South) Ancaster, Canada

56 (38) fancourt hotel & g.c. (Links) George, Sudafrica

57 (46) royal lytham & st. annes g.c. Inghilterra

58 (89) fairmont jasper park lodge g.c. Jasper, Canada

59 (79) sentosa G.C. (Serapong) – Singapore

60 (53) castle stuart g.c. Inverness, Scozia

60 (80) woodhall spa g.c. (Hotchkin), Inghilterra

62 (52) emirates g.c. (Majlis) Dubai, Emirati Arabi Uniti

63 (NR) tokyo g.c. Saitama City, Giappone

64 (71) royal aberdeen g.c. (Balgownie) Aberdeen, Scozia

65 (77) paraparaumu beach g.c. Nuova Zelanda

66 (95) prestwick g.c.Ayshire, Scozia

67 (29) haesley nine bridges – Yeoju County, Corea del Sud

68 (83) old head of kinsale – County Cork, Irlanda

69 (65) leopard creek c.c. – Malelane, Sudafrica

70 (54) mid ocean club – Tucker’s Town, Bermuda

71 (84) naruo g.c. Inagawa, Hyogo, Giappone

72 (66) walton heath g.c. (Old) Walton-on-the-Hill, Inghilterra

73 (45) victoria g.c. Cheltenham, Australia

74 (51) capilano g. & c.c. West Vancouver, Canada

75 (55) waterville g. links, Irlanda

76 – 100

76 (35) the bluffs ho tram strip, Vietnam

ex aequo 76 (87) highlands links – Ingonish Beach, Canada

78 (NR) royal cinque ports g.c. Deal, Inghilterra

79 (57) metropolitan g.c. Melbourne, Australia

80 (85) royal adelaide g.c. Australia

81 (72) royal liverpool g.c. Hoylake, Inghilterra

82 (NR) le golf national (albatros) Guyancourt, Francia

83 (73) siam c.c. (Old) Pattaya, Tailandia

84 (T-68) ganton g.c. Yorkshire, Inghilterra

85 (62) sheshan international g.c. Shanghai, Cina

86 (88) spring city golf and lake resort (Lake) Kunming, Cina

87 (99) fairmont banff springs g. cse. (Thompson) Banff, Canada

88 (NR) trump international g. links Doonbeg, Irlanda

89 (NR) ba na hills g.c. Da Nang, Vietnam

90 (NR) ayodhya links g.c. Ayutthaya, Tailandia

91 (70) cabo del sol (Ocean) Los Cabos, Messico

91 (86) st. andrews beach g. cse. Fingal, Australia

93 (97) querencia c.c. Los Cabos, Messico

94 (NR) kinloch g.c. Taupo, Nuova Zelanda

95 (92) the european club Brittas Bay, Irlanda

96 (NR) portstewart g.c. (Strand) Irlanda del Nord

97 (98) the national g.c. (Moonah)  Cape Schanck, Australia

98 (NR) tralee g.c., Irlanda

99 (100) western gailes g.c.Irvine, Scozia

100 (NR) gleneagles hotel g.c. (King’s), Scozia