Iniziamo subito con la curiosità più interessante e più incredibile: nonostante Xander Schauffele sia cresciuto nell’era dell’esplosione della tecnologia, dei grafici e dei numeri, nei primi 18 anni di vita il giovane talento non ha mai visto il suo swing al video!

Il padre è stato fin dall’inizio il suo unico coach e insieme hanno sempre e solo lavorato basandosi sulle semplici informazioni date dal volo della palla.

Una coppia davvero vincente gli Schauffele! Lo swing di Xander è solido tanto quanto la sua struttura fisica e non presenta evidenti caratteristiche personali ne problematiche tecniche.

Nonostante non raggiunga il metro e ottanta, il giovane americano sfrutta al meglio la sua ottima fibra esplosiva lanciando di media la palla facilmente oltre le 300 yard, senza alcun sforzo apparente. 

Nel takeaway Schauffele crea subito un accentuato spostamento laterale con il fianco destro, in gergo tecnico viene chiamato ‘Sway’.

Il bastone nel frattempo si allontana dal corpo senza il caricamento dei polsi. Il piano delle braccia all’apice risulta leggermente più verticale di quello delle spalle, con il polso sinistro leggermente chiuso.

Ottima la centralità del busto di Xander che riesce a ruotare perfettamente sull’asse della spina dorsale.

La ripartenza del fuoriclasse americano è contrassegnata da una forte spinta della parte bassa e dalla resistenza di quella alta; la differenza di rotazione è tale da mettere in evidenza lo stretch muscolare del dorsale sinistro.

L’azione del suo ginocchio sinistro a inizio downswing ricorda molto quella di tanti campioni del passato fra i quali Sam Snead e Ben Hogan.

In questa fase di inizio downswing la testa di Schauffele sembra far resistenza alla rotazione del corpo; dopo l’impatto il suo sguardo rimane infatti ancora a lungo a fissare il terreno.


1) Polso sinistro forte; si nota che la sua posizione è infatti nettamente più piatta rispetto al braccio. La faccia del bastone non risulta troppo chiusa, segno che la mano sinistra sul bastone ha una posizione neutra, tendente al debole.

2) In quest’immagine possiamo notare quanto il corpo sia ruotato verso il bersaglio, mentre la testa fa resistenza rimanendo bloccata nella posizione iniziale.

A) In questo apice del backswing possiamo notare la massiccia rotazione dei fianchi di Schauffele che costringe il tacco sinistro ad alzarsi. Il piano del braccio sinistro è più verticale di quello delle spalle.

B) Schauffele esplode tutta la sua potenza sulla palla; le sue braccia si distendono e rilasciano tutta la loro forza all’impatto. Da notare il grande lavoro della gamba sinistra: nella foto A era molto piegata, mentre in quest’immagine va in distensione sfruttando al meglio la potenza creata dall’uscita dal terreno durante la risalita.