Uno dei più grandi giocatori della storia, Ben Hogan, era famoso per irritarsi nel vedere quei giocatori che ottenevano buoni score sul Tour grazie soprattutto al loro talento con il putter. Perché saper giocare bene sui green influisce così tanto sul risultato finale?

Un buon putt è come una gomma, capace di cancellare gran parte degli errori fatti sul resto del campo. Non prendete il green perché avete tirato un pessimo ferro e poi siete rimasti corti di tre metri e mezzo con l’approccio? Un putt imbucato trasformerà un bogey già scritto in un par. In un batter d’occhio è come se i brutti colpi non fossero mai esistiti.

Ma cosa potete fare se non assomigliate nemmeno lontanamente a Collin Morikawa o Patrick Cantlay quando avete il putter in mano o se vi considerate dei cattivi puttatori? Non bisogna essere per forza dei talenti innati per cambiare in meglio il vostro gioco sul green. In questo servizio vi darò alcune dritte che cambieranno il vostro modo di puttare abbastanza velocemente. Con questi aggiustamenti tecnici, con alcuni trucchi di visualizzazione e con un eventuale cambio di attrezzatura avrete tutti gli accorgimenti necessari per trasformare il putt da punto debole a un’arma in più in sacca. 

Il primo passo è aprire la mente

Si sente molto parlare dei fondamentali nel golf, ma la realtà è che nel putt non esiste un tipo di grip o un particolare movimento considerato ideale. Potete e dovreste provare metodi diversi, per poi trovare lo stile che meglio si addice al vostro corpo e a ciò che vedete.

Perché si putta male?
Il motivo fondamentale è che la faccia del bastone si muove in maniera troppo imprevedibile e non si riesce a far andare la palla dove si vorrebbe. Se questo succede anche a voi scommetto che parte tutto dall’utilizzo di un tipo di impugnatura sbagliato.

Oggigiorno sempre più giocatori tengono i gomiti stretti vicino al corpo quando puttano, principalmente per evitare di muoversi troppo quando fanno lo swing. Ma il modo in cui è fatto il nostro corpo potrebbe non essere adatto a questo stile. Se quando fate lo swing pieno avete un grip debole, il vostro gomito destro sarà abituato a lavorare di più rispetto al resto del corpo. Tenere i gomiti stretti ai lati nel putter andrebbe quindi contro il modo in cui il vostro corpo è solito muoversi.

Il mio consiglio è di passare a un grip “Saw”, (qui a fianco i diversi stili di grip), con la mano destra girata che lavora lungo la linea di tiro.

Un giocatore del PGA Tour con cui ho collaborato lo scorso anno passò a malincuore a questo tipo di impugnatura durante la nostra prima sessione di putt. Dopo aver colpito la prima palla si alzò e mi disse: “Così è come barare”. Aveva trovato una corrispondenza tra il suo corpo e lo stile di putt.

Se siete dei giocatori che utilizzano un grip forte quando fate lo swing pieno e non riuscite a controllare la faccia del bastone quando puttate, tenere il putter con lo stile “Claw”, ossia a pinza, o “Cross-hand”, ovvero a mani invertite, sono delle ottime opzioni. Riuscirete a mantenere i gomiti più vicini al corpo in modo che la vostra colonna vertebrale non si inclini troppo. Rimanendo più dritti il bastone si muoverà in modo più naturale. Questo è un trucchetto che hanno utilizzato giocatori come Bernhard Langer, Jim Furyk e Padraig Harrington tanto per fare alcuni nomi illustri. 

Problema a parte sono invece gli “yips” (movimenti involontari o tic)

Che succede se vi trema la mano sotto? Questo è il motivo principale per cui molti giocatori sono passati al grip Cross-hand, perché sposta l’enfasi sull’altra mano. Esiste anche un’altra opzione se volete. Matt Kuchar ha reso popolare lo stile di putt “Arm-lock”, in cui si utilizza uno shaft più lungo che viene bloccato dall’avambraccio (foto sotto). Il giocatore più famoso del tour che oggi utilizza un grip Arm-lock è Bryson DeChambeau. Se scegliete un putter che si adatta correttamente al vostro corpo la tecnica è semplice. Usate le spalle e la cassa toracica per muovere il putter, non le mani. Guardate DeChambeau mentre lo fa e riuscirete a vedere tutti i muscoli dei suoi avambracci che si flettono perché è totalmente bloccato. Se siete invece degli artisti, a cui piace avere feeling tra le dita, l’Arm-lock probabilmente non è una buona scelta. Ma se volete un vantaggio meccanico e un colpo che riduca le variabili non c’è dubbio che questo funzioni. È la cosa più vicina all’ancorare il putter a un punto fisso su una parte del vostro corpo che non sia la mano o l’avambraccio, il che equivale davvero a barare, secondo le regole del golf.

I putter costruiti per la tecnica Arm-lock sono più lunghi e più pesanti e hanno un loft più alto rispetto ai modelli standard. Ciò significa che, oltre a un buon club fitting, è necessaria una posizione sulla palla che consenta alle mani e allo shaft di spostarsi in avanti. Per la maggior parte dei giocatori vuol dire mettere la palla più a sinistra. Quando eseguite il colpo dovete mantenere la posizione che avete impostato con le braccia e il bastone all’address.

Una volta trovato il grip giusto e fatto alcuni progressi per migliorare il vostro colpo, è giunto il momento di modificare il processo di mira. Ci sono molti consigli ben formulati su come allineare fianchi, piedi e spalle square alla linea di tiro. Ma questi non tengono conto del modo in cui la stragrande maggioranza di noi vede le cose. Provate questo test e capirete cosa intendo: mettete un bastoncino di allineamento in modo che punti dritto verso la buca a 4 metri e mezzo di distanza. Ora posizionate i vostri piedi, le ginocchia, i fianchi e le spalle in modo che siano square rispetto a quel bastoncino di allineamento. Dalla vostra posizione quel bastoncino sembra puntare dritto verso la buca? Se è così, fantastico. Significa che siete messi bene sulla palla. Sfortunatamente due terzi dei giocatori che alleno non vedono il bastoncino puntato verso la buca quando sono addressati. Se questo è il vostro caso, la risposta non è spingere il vostro colpo con le mani per cercare di mandarlo verso la buca. Dovete regolare il vostro stance aprendolo, chiudendolo, avvicinandovi o allontanandovi dalla palla finché la linea non vi apparirà dritta. 

Il modo in cui vedete la linea influisce sul vostro modo di fare lo swing. Quando vedrete la linea con precisione vi renderete conto che non è importante come vi siete messi. Questo trucco vi farà muovere meno il volto e vi consentirà di mandare la palla dove volete. 

L’arte della lettura dei green potrebbe essere un articolo a parte ma vi lascio con un suggerimento su cui riflettere che dovrebbe aiutarvi. Se avete difficoltà a leggere i green probabilmente vi chiedete costantemente: “Qual è la linea giusta?”. Questo vi mette un’enorme pressione addosso. Provate invece a domandarvi: “Se faccio un putt dritto da qui, dove andrà a finire la palla? Se la risposta è a sinistra della buca chiedetevi di quanto e poi regolatevi di conseguenza. Vi state ponendo domande che hanno risposte semplici e affermative e vi troverete in uno stato mentale più positivo.