La versione delle regole del golf che ha terminato il suo corso il 31 dicembre 2018 conteneva la definizione di “Ostacoli” e recitava: “Un “ostacolo” è qualunque bunker o ostacolo d’acqua…” 

La vecchia edizione uniformava le due aree – sempre presenti sui nostri campi e, anzi, posizionate in maniera strategica appunto da svolgere al meglio la loro funzione di ostacoli – e le gestiva con procedure specifiche, nell’idea di rendere più complicato il gioco della palla volto a ostacolare il gioco. Per esempio, in entrambe le aree non era concesso toccare il terreno e provare le condizioni né di quell’ostacolo né di ostacoli simili e non era nemmeno possibile rimuovere gli impedimenti sciolti (foglie, ramoscelli, sassi ecc.).

L’importante revisione entrata in vigore il 1° gennaio 2019 ha mandato in pensione la definizione di ostacoli, ostacolo d’acqua e ostacolo d’acqua laterale delimitando cinque aree definite del campo e inserito le cosiddette “aree definite del campo” in cui, tra le altre, troviamo le aree di penalità e i bunker. 

In teoria tutto molto semplice, ma in pratica molti giocatori di golf – e ahinoi talvolta anche qualche addetto ai lavori – utilizzano la terminologia non corretta, che di per sé non è un grosso problema. Sono però anche cambiate le procedure, che vedremo tra poco, e sovente il giocatore che non si è aggiornato rischia di essere inutilmente penalizzato.

Ma veniamo alla pratica; le cinque aree del campo sono:

-l’area di partenza da dove il giocatore deve giocare nell’iniziare la buca che sta giocando;

-l’area generale;

-tutte le aree di penalità;

-tutti i bunker;

-il putting green della buca che il giocatore sta giocando.

L’area di penalità ha una sua definizione che la descrive e una regola dedicata, la 17. Quest’ultima spiega le procedure da seguire per ovviare quando la palla si trova all’interno, oppure quando la palla giocata dall’area di penalità si fermasse nella stessa area di penalità o in un’altra area di penalità.

Il bunker ha una definizione che lo descrive e anche quest’area ha la sua regola dedicata, la 12. Questa, invece, spiega le procedure per ovviare quando la palla si trova all’interno, oltre alle limitazioni per giocare dal suo interno.

In passato per poter segnare un ostacolo d’acqua era necessaria la presenza fisica di uno specchio d’acqua (lago, stagno o mare) o di un corso d’acqua scoperto (fosso, canale di scolo superficiale ecc.) e una decisione impediva di definire come tale qualsiasi altra zona (per esempio un bosco). L’importante novità introdotta nel 2019 prevede che il Comitato di Gara può considerare come area di penalità qualsiasi parte del campo. Così facendo un semplice bosco o un rough particolarmente impegnativo può essere definito, e quindi marcato, come un’area di penalità.

Grazie a un’ulteriore novità introdotta nel 2019 il giocatore, quando la sua palla si trova in area di penalità, può fare quasi tutto ciò che altrimenti può fare quando la sua palla si trova in rough o in fairway e quindi provare le condizioni del terreno, rimuovere una foglia o un ramoscello (impedimenti sciolti) o una bottiglia di plastica (ostruzione movibile), ma con tre limitazioni ancora in vigore:

-non può ovviare per interferenza con una condizione anormale del campo come, per esempio, una tana di animale, un terreno in riparazione o un’ostruzione inamovibile;

-non può ovviare per palla infossata; 

-non può dichiarare la palla ingiocabile.

Nel bunker invece, dal 1° gennaio 2019 i giocatori possono:

-rimuovere foglie e ramoscelli (impedimenti sciolti);

-rimuovere una bottiglia di plastica (ostruzione movibile);

-scavare coi piedi per prendere lo stance;

-livellare la sabbia per cura del campo;

-posizionare i bastoni;

-appoggiarsi a un bastone per rimanere in equilibrio o per riposare.

Ma facciamo attenzione, perché anche in questo caso c’è un po’ di confusione: rimane il divieto, pena la penalità generale, di appoggiare il bastone toccando la sabbia o il terreno nel bunker, prima di giocare il colpo (quindi incluso durante il backswing). In questo le regole non sono cambiate rispetto al passato.

Probabilmente alcuni dei nostri lettori si saranno stupiti di quanto abbiamo descritto in questa rubrica e magari si saranno resi conto di aver preso penalità secondo una regola che non esiste più. Prendiamo spunto per stuzzicare la curiosità dei giocatori, invitandoli ad approfondire la conoscenza delle regole del golf, le quali sono scritte per aiutare i giocatori e non per metterli in difficoltà. Non sempre serve disturbarsi a leggere le regole (anche se lo consigliamo caldamente), perché in ogni golf club c’è sempre a disposizione un segretario sportivo molto preparato – spesso anche arbitro – o un consocio arbitro, che sarà ben felice di rispondere ai quesiti dei giocatori.