È il soprannome che alcuni caddie hanno dato al Presidente degli Stati Uniti, ormai celebre per dare spesso e volentieri calcetti alle sue palline in campo.

Che la fedina golfistica di Donald Trump non sia propriamente immacolata è ormai un fatto risaputo da tempo. Il Presidente è talmente famoso per i suoi giochetti anti sportivi sui green al punto tale da aver provocato la pubblicazione di un libro su questo tema da parte del giornalista americano Rick Reilly, ex editorialista di Sport Illustrated.

Il capo delle truffe

Il titolo non lascia alcun dubbio: “Commander in Cheat: how Golf explains Trump”, ovvero “Il capo delle truffe: ecco come il Golf spiega Trump”.

L’elenco dei comportamenti in campo, non certo rispettosi dell’etichetta e soprattutto dello spirito su cui si basa il gioco del golf, sono infiniti. Da aver manipolato l’handicap a quasiasi tipo di truffa per poter battere i propri avversari. A confermare le cattive abitudini del numero 1 della Casa Bianca sui green ci sono decine di testimonianze, sia di professionisti che di semplici dilettanti, che hano avuto il dispiacere di imbattersi in 18 buche con il Presidente.

Quella volta con Tiger e DJ

Una delle più clamorose fu un giro giocato due anni fa con Tiger Woods e Dustin Johnson in cui Trump giocò in coppia con l’ex giocatore del Tour Brad Faxon, ora commentatore per Fox Sports, in cui quest’ultimo affermò di aver visto il Presidente segnare lo score finale di una buca senza contare ben due palline finite in acqua.

Nel libro Reilly racconta di giocatori che accusano apertamente Trump, il suo caddie e gli agenti della scorta, di dare calci continuamente alle sue palline quando sono in situazioni complicate.

A Winged Foot lo chiamano Pelè…

Al Winged Foot Golf Club, l’unico circolo non di sua proprietà in cui Trump è socio, i caddie sono talmente abituati ai suoi comportamenti scorretti in campo da avergli dato ironicamente il soprannome di Pelè.

Tump è un discreto giocatore ma molto lontano dall’handicap che dichiara, ovvero 2.8. Seppur da quando è diventato Presidente degli Stati Uniti abbia giocato più di 150 volte, solo in una occasione ha presentato un giro ufficiale, e lo score non era certo di quelli di cui andare orgogliosi, 96.

Gli inizi a Filadelfia

Trump ha iniziato a giocare a golf a Cobbs Creek, un campo pubblico vicino a Filadelfia, dove, secondo quanto da lui stesso affermato, era pieno di truffatori e quindi di conseguaneza anche lui ha dovuto iniziare a farlo per sopravvivere golfisticamente.

Trump non è il primo Presidente degli Stati Uniti accusato apertamente di truffare sul campo di golf; anche Bill Clinton era abituato addirittura a ripetere i colpi brutti senza nessun rimorso, eliminandoli poi dallo score come se nulla fosse.