E’ dal 2017, dopo l’uscita di scena di Nike come produttore di bastoni da golf, che gli esperti di attrezzatura analizzano con maggior attenzione la configurazione della sacca di ogni professionista.

Fino a quell’anno si vedevano giocatori con 14 bastoni della stessa marca, ovviamente con contratti che prevedevano questa esclusiva e, conseguentemente, pubblicità “full bag” per i testimonial.

I nuovi dati però ci prospettano uno scenario completamente differente.

In questo momento tra i migliori 50 giocatori dell’ordine di merito mondiale, solo 19 stanno giocando con un set proveniente da una sola azienda produttrice.

Gli altri Big cercano contratti più leggeri con le loro agenzie, cercando un mix di attrezzatura all’insegna del personal fitting estremo. Possiamo quindi parlare di una media di 11 bastoni dello stesso brand nelle sacche dei campioni con 3 “aggiustamenti” da altri produttori. Solitamente le scelte di questi ultimi vanno nella direzione del gioco corto, quindi wedge e putter.

Anche Ping ha liberato Tony Finau da un vecchio contratto che prevedeva l’utilizzo di 11 bastoni di serie, putter compreso. Ad oggi, Tony, può utilizzare anche sui green un bastone a sua scelta, entrando così nei 31 giocatori più forti al mondo che hanno preferito la libertà ad un contratto più impegnativo (e remunerativo).

Come sarà il futuro? Sacche multi brand o si ritornerà alla Full Bag per essere più aggressivi con le campagne pubblicitarie? Come si muoveranno i grandi sponsor del golf mondiale?

Certo che, nelle nostre sacche……… troviamo di tutto.

Banana dimenticata compresa.

 

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