Augusta, 8 aprile

Inutile nascondersi dietro un dito e sperare in un miracolo. Raramente, a differenza di ciò che avviene in Italia, le emittenti americane ed i meteorologi sbagliano una previsione.

Anzi, a volte sembra addirittura che provino una certa soddisfazione che nell’annunciare in anteprima cataclismi ed eventi catastrofici naturali senza precedenti. Basti pensare che hanno persino dedicato un canale tivù, che trasmette h 24, in cui gli inviati del programma vanno alla ricerca della tempesta perfetta o del tornado devastante, come nei migliori  film tipo “Twister”.

Prevista la tempesta

Ma torniamo a noi, poichè si è paventata la forte ipotesi che oggi, sabato 8 aprile, possa venire giù un mega temporale proprio sopra l’Augusta National. Se queste drammatiche previsioni verranno confermate si andrà verso il forte rischio di non far tirare neanche un colpo a coloro che hanno superato il taglio a questo edizione del Masters.

Proprio mentre stavo scrivendo questo articolo, stavano annunciando l’apocalisse. Dal sole caldo tipico della Georgia, improvvisamente la temperatura è scesa, e di quel bel sole che splendeva fino a pochi minuti prima ne è rimasto ben poco.

Da oggi è previsto un clima da Open Championship scozzese, con temperature che passeranno da 25-28 a nove gradi.

L’organizzazione del pubblico

Facciamo un passo indietro.

Ieri mattina, mentre seguivo alcuni giocatori, mi sono imbattuto mio malgrado in una conversazione a quattro tra un giudice, un membro dell’Augusta National e due patrons. L’argomento era proprio quello di cui vi ho fatto una breve sintesi. Sia il socio del campo georgiano che l’addetto alle regole, sostenevano e ipotizzavano che il lunedì sarebbe potuto diventare un giorno valido per far recuperare e terminare le 72 buche del torneo.

Un fatto che non accadeva da ben 40 anni. Uno dei due patrons, appena sentito la notizia, prontamente – e con una leggera ansia – ha chiesto quali fossero le procedure e come sarebbe stata gestita l’organizzazione del pubblico, dei biglietti, degli inviti e via discorrendo.

Già, perché per chi non lo sapesse, tra il ballot ufficiale per accaparrarsi i biglietti ed i badge, ci sono tantissimi fortunati che sono riusciti a guadagnarsi l’ingresso per tutta la settimana.

Poi però, sempre a causa dell’algoritmo del sito Masters che decide chi riuscirà ad accaparrarsi i biglietti e quando, molti utenti vengono estratti solo per un giorno.

Ritornando al quesito del patron: come si comporterà l’organizzazione in caso di slittamento della gara a lunedì? Quali soluzioni saranno valutate nei confronti di coloro che avevano il biglietto per oggi, nel caso in cui non si riuscisse a giocare? E soprattutto, chi rimarrà fino a lunedì considerando le prenotazioni, gli hotel e i ritorni programmati con voli aerei (da tutto il mondo)?

Ciò che succede ad Augusta rimane ad Augusta

Ovviamente sia il patron che il giudice non sono stati in grado di rispondere alle lecite domande dell’ospite, ma una cosa mi è rimasta impressa: la pacca sulla spalla del membro dell’Augusta National allo spaventato ospite, a cui è seguita una frase rassicurante: “Siamo al Masters, sei all’Augusta National, qui nulla è lasciato al caso, e non succederà mai che tu o un altro patrons torni a casa deluso e con una cattiva esperienza”.

Nel frattempo, mentre mi accingevo ad inviare la mail con il pezzo alle 03.07 del pomeriggio americano, è stata sospesa la gara per “inclemented weather condition”.

Iniziò così il supplizio, con temperature scozzesi e alberi sradicati. Vediamo cosa ci aspetta oggi…