Quarant’anni e non sentirli. Oggi il campione spagnolo Sergio Garcia entra negli “anta” e lo fa in grande stile. Lo fa con all’attivo ben 30 vittorie in carriera, con il record di punti guadagnati nelle nove edizioni di Ryder Cup disputate, con una Giacca Verde, una moglie, una bimba e un nuovo erede in arrivo tra pochi mesi.

Abbiamo selezionato 40 momenti topici che si sono susseguiti nella sua lunga carriera sportiva costellata di successi e delusioni, che insieme hanno arricchito e reso Garcia una delle figure più carismatiche del panorama golfistico mondiale.

Gli esordi

1 – Nel 1983 all’età di tre anni Sergio impugna per per la prima volta un ferro in mano sotto lo sguardo del papà e professionista Victor Garcia.

2 – Nel 1989 viene proclamato campione di Spagna Alevìn

3 – Nel 1992 vince per il terzo anno consecutivo il Campionato Spagnolo per ragazzi

4 – All’età di 14 anni prende parte al Jacques Léglise Trophy, torneo dedicato ai ragazzi amateur che vede competere le Isole (Gran Bretagna e Irlanda) contro l’Europa Continentale

5 – Nel 1995 vince la Junior Ryder Cup con la compagine europea

6 – Nello stesso anno vince il Campionato Europeo Amateur e lo Young Masters, due tra i più importanti tornei a livello dilettantistico

7 – Sempre nel 1995 partecipa al suo primo torneo dell’European Tour, il Tourespaña Open Mediterrania, gara vinta da Robert Karlsson

8 – Nel 1996 ad appena 16 anni vince nello stesso anno il Campionato under 16, 18 e 21.
Ormai non si parlava d’altro che del giovane spagnolo di Borriol.

9 – Nel 1997 aggiunge un’altra importantissima coccarda al suo palmarès da dilettante battendo in finale il rivale Richard Jones con un secco 6/5 al British Boys

10 – Arriva la prima vittoria in un torneo professionistico. Si impone nell’Open de Cataluña con tre giri in 64 colpi a soli 17 anni

11 – Nel suo ultimo anno da amateur va a segno anche nel British Amateur sull’impegnativo e storico percorso di Muirfield

12 – Non contento culmina la sua carriera da amateur con altre importanti vittorie: il Campionato di Spagna, la Copa del Re, l’European Amateur Masters, la Copa Puerta de Hierro e lo Jacques Leglise.

Nasce “El Niño”

13 – Il 1999 sarà un anno indimenticabile per Garcia. Passa al professionismo e subito vince il Murphy’s Irish Open, sotto gli occhi del suo idolo di sempre, Severiano Ballesteros

14 – Entra di diritto nella squadra di Ryder Cup grazie alla vittoria in Irlanda, al suo secondo posto nel PGA Championship, alla vittoria nel German Masters e al settimo posto nel suo primo WGC Championship

15 – Arriva l’8 agosto del 1999, data che l’ha reso famoso in tutto il mondo. Durante l’ultimo giro del PGA Championship fa un colpo magico dietro una pianta. La pallina finisce in green e la folla impazzisce per il giovane spagnolo che ha tenuto testa nientemeno che a Tiger Woods. Da quel momento per tutti Garcia diventa “El Niño”

16 – Sempre nel 1999 ormai osannato e riconosciuto come la nuova stella del golf, approda ad Augusta e disputa il suo primo Masters, 18 anni prima di indossare la Giacca Verde

17 – Nel 2000 il ventenne di Burriol si è già fatto le ossa sia sul circuito europeo che su quello americano disputando ben 10 tornei oltre Oceano

18 – L’anno successivo arriva anche la prima vittoria sul PGA Tour nel MasterCard Colonial battendo di misura Brian Gay e Phil Mickelson

Un giovane spagnolo sul tetto del mondo

19 – Il trionfo in America lo trascina di diritto nei primi 10 giocatori del ranking mondiale

20 – Nel 2001 termina nono all’Open Championship, il suo allora miglior piazzamento in un major

21 – Appena due anni dopo il passaggio al professionismo, Sergio vince nuovamente sull’European Tour e termina l’anno al quinto posto nel World Ranking

22 – A 22 anni conquista l’Open di Spagna. Il giovane iberico è profeta in patria battendo l’italiano Emanuele Canonica, Greg Owen e il connazionale Rafa Cabrera Bello

23 – Nel 2002 gioca nuovamente e vince la Ryder Cup portando tre punti su cinque match giocati

Un campione completo

24 – Nel 2002 vince il suo primo torneo asiatico in Corea del Sud. Ormai non c’è più alcun dubbio che sia uno dei giocatori più completi della sua generazione

25 – Nel 2002 raggiunge un record straordinario: conclude tutti e quattro i major nei primi 10: ottavo al Masters, quarto allo U.S. Open, ottavo all’Open Championship e decimo al PGA Championship

26 – Nel 2004 termina quarto al Masters e aggiunge al suo palmares altre tre vittorie sul circuito europeo

27 – Nel 2004 ottiene la sua decima vittoria in carriera. Lo fa nella Buick Classic del PGA Tour, davanti a Padraig Harrington e Rory Sabbatini

Il mondo ormai parla spagnolo

28 – Nel 2007 arriva il primo dramma che inizia a far vacillare Garcia. Termina secondo nell’Open Championship a Carnoustie dopo essere stato sconfitto al playoff da Harrington

29 – Nel 2008 si riprende e vince il The Players Championship. La sua immagine che bacia il putter alla 17esima fa il giro del mondo

30 – Sempre nel 2008 finisce secondo nella FedEx Cup dietro a Vijay Singh e conclude l’anno vincendo l’HSBC Championship

Due anni da dimenticare

31 – Nel biennio 2009-2010 inizia la fase buia nella carriera di Sergio Garcia.
Nel 2009 finisce 74° in FedEx Cup senza buoni piazzamenti e il putter diventa il suo tallone d’Achille

32 – Nel 2010 dopo aver mancato il taglio nel PGA Championship annuncia una pausa dalle competizioni e si dedica ad altre passioni, tra le quali il calcio comprando addirittura la squadra di casa sua, il Borriol. Dopo 6 mesi di stop torna sui green grazie anche all’amicizia e al cameratismo dei colleghi europei, da Rory Mcilroy a Ian Poulter, compagni e amici di Ryder Cup

33 – Nel 2010 il capitano Colin Montgomerie lo vuole come suo vice nella Ryder Cup del Celtic Manor

34 – Nel 2012 torna il Garcia di sempre e vince il Wyndham Championship, torneo del PGA Tour oltre a qualificarsi per la mitica Ryder Cup di Medinah, con capitano José María Olazábal

Nel segno di Seve

35 – Nel 2016 partecipa alle Olimpiadi a Rio terminando ottavo

36 – Ma è nel 2017 che arriva il momento tanto atteso. Vince il Masters di Augusta e indossa la sua prima Giacca Verde nel giorno del compleanno di Severiano Ballesteros, scomparso sei anni prima

37 – Il 2017 è l’anno d’oro per Garcia. Dopo la vittoria al Masters trova l’amore sposando in Texas Angela Akins

38 – Nel 2018 nasce la figlia che chiama Azalea, in omaggio alla buca 13 dell’Augusta National

39 – Nel 2018 vince nuovamente la Ryder Cup mettendo a segno un nuovo record.
Battendo Rickie Fowler nei match singoli infatti, Sergio Garcia arriva a un totale di 25,5 punti in 9 competizioni disputate superando Sir Nick Faldo (fermo a 25)

40. Infine, nel 2019, a 39 anni gioca il suo 82esimo major consecutivo eguagliando il record di Jack Nicklaus e Tom Watson

Questi alcuni dei successi, e non solo, dell’iberico.
La parabola di un predestinato che si è finalmente ritrovato.
Nonostante gli ostacoli incontrati lungo il suo percorso, il talento non l’ha mai perso per strada.
A volte inciampa ancora, come quando nel 2013 scherzò su una possibile cena con Tiger Woods a base di “fried chicken”. Apriti cielo, scoppiò una polemica mondiale a colpi di Breaking News e titoloni in prima pagina. Sì perché il pollo fritto in America è un simbolo legato alla schiavitù dei neri. Garcia, accusato da Tiger di essere razzista, fu costretto a scusarsi in diretta TV.
La lezione gli è servita, adesso conta 10 volte prima di parlare. A 40 anni “El Niño” è in pace con se stesso, sta per diventare padre per la seconda volta e tutte le mattine può ammirare la sua Giacca Verde appesa nell’armadio. Per indossarla ha aspettato ben 18 anni.