L’etichetta di eterno secondo stava diventando scomoda e opprimente nella carriera di Kevin Kisner sul PGA Tour: ne aveva collezionati ben tre nella stagione 2014-15, tutti per di più dopo aver perso al play-off. Poi ecco quello nel World Golf Championships-HSBC Champions nel novembre del 2015. Due settimane dopo però era riuscito a mettere fine alla maledizione conquistando il suo primo alloro sul circuito maggiore americano portandosi a casa l’RSM Classic. Sembrava tutto finito e invece Kisner è tornato ad accumulare piazzamenti in tutto il 2016 e la tendenza è continuata quest’anno: secondo a marzo nel prestigioso Arnold Palmer Invitational, poi ancora una volta una sconfitta al play-off, questa volta in coppia con Scott Brown nello Zurich Classic.
Ma questa volta al Colonial Country Club il vento è finalmente cambiato: con un ultimo giro in 66, il 33enne di Aiken, South Carolina, ha tenuto lontano i fantasmi di un ennesimo spareggio e l’agguerrita concorrenza, trionfando con un totale di -10 nel Dean & Deluca Invitational, lasciando a un solo colpo il campione uscente Jordan Spieth, lo spagnolo Jon Rahm e Sean O’Hair.
Il suo putt alla 18 per il par, per nulla scontato, ha evitato un complicatissimo play-off a quattro che forse avrebbe cambiato ancora una volta il suo destino, lasciandogli l’ennesimo amaro in bocca per una vittoria sfiorata.
“In molti iniziavano a chiedersi se fossi davvero in grado di vincere un torneo in carriera sul PGA Tour – ha dichiarato al termine – e quando ho vinto il primo torneo subito hanno incominciato a domandarsi se mai ne avessi vinto un altro. Ero conscio di giocare bene e di potermi dare una chance di vittoria. È quello che ognuno di noi sogna, avere la possibilità di competere per il titolo ogni settimana sino alle ultime buche. Io ho avuto questa possibilità 3/4 volte in questa stagione ed è sempre una bellissima sensazione, avverti chiaramente che qualcosa è diverso. Oggi però ho pensato prevalentemente a divertirmi. Il campo del Colonial poi mi piace moltissimo e mi sono sentito a mio agio.”
Due anni fa Kisner giunse quarto nello stesso torneo e la scorsa stagione chiuse decimo. Un campo che gli ricorda molto i tempi della sua adolescenza golfistica in South Carolina, quando si formò diventando un giocatore di tour su un percorso simile per caratteristiche tecniche.
Il successo di Kisner al Colonial ha impetido a Jordan Spieth, eroe di casa, di ripetere il successo dello scorso anno, impresa riuscita solo a un altro grande texano del passato, il mitico Ben Hogan. “È un ragazzo straordinario – ha detto Kisner di Spieth – lo stimo molto ma è stato davvero bello riuscire per una volta a batterlo.”