Francesco Molinari non ha passato il taglio al Masters. Davvero una brutta notizia, resa ancora più spiacevole per il modo con cui il nostro fuoriclasse ha dovuto lasciare l’Augusta National a metà gara. Dopo una prima giornata chiusa con qualche difficoltà in par, replicato anche nella mattinata di venerdì per concludere il turno, le prime 18 buche lasciavano aperta la porta a qualche speranza.

Purtroppo, fin dall’inizio c’è stata la sensazione che la giornata non fosse delle migliori. Dopo il birdie alla 2 che ci ha illusi per qualche minuto, Francesco ha infilato tre bogey consecutivi, replicati poi alle 7 e alla 9. E così, al giro di boa, con il risultato parziale di +4, i giochi erano già fatti. Altri tre bogey (11, 14 e 17) a fronte del solo birdie della 15 non facevano altro che appesantire il suo score, risultato fra i peggiori. E con un triste 78, la classifica lo ha visto scendere nelle ultime posizioni. I suoi 12 bogey nelle due giornate sono esattamente un terzo delle buche giocate e il doppio rispetto al 16% della media generale.

Ieri davvero poche cose hanno funzionato nel gioco di Francesco, incredibilmente falloso dal tee per gli standard a cui ci ha sempre abituati. C’è stata anche parecchia imprecisione con i ferri, di solito il punto forte del suo repertorio. Qualche approccio fuori misura e alcuni putt poco fortunati hanno fatto il resto. E crediamo confermino che la forma migliore è lontana da essere raggiunta.

Un anno difficile, questo 2020, per Molinari. Allo sconvolgimento dei calendari legato al COVID-19, Chicco ha aggiunto un doppio trasloco che senz’altro ha limitato molto la sua preparazione. Da Londra la famiglia si è spostata a San Francisco e successivamente a Los Angeles. E per questo, con una condizione tutta da ritrovare, ha infatti deciso di non partecipare né al PGA Championship, né allo U.S. Open.

I numeri sono sempre un po’ freddi, perché nella vita di un atleta sono infinite le variabili che determinano un successo o una sconfitta. Ma le statistiche fotografano molto bene la difficoltà di Francesco di ritornare ai massimi livelli. Dopo lo sfortunato Masters 2019, nella stagione 2018/19 del PGA Tour non ha più ottenuto un risultato fra i top ten. Migliore performance l’11° posto all’Open Championship, di cui era campione in carica.

E ancora peggio è andata quella successiva, 2019/20. Su sei gare disputate, tre tagli mancati e il 22° posto al WGC HBSC come migliore classifica. Diremmo invece non giudicabile la stagione in corso. Solo tre volte abbiamo visto Francesco al via e in due occasioni non è andato oltre le 36 buche, l’ultima ieri al Masters. Peccato, perché il recente 15° posto allo Huston Open aveva acceso la speranza , soprattutto alla luce del quarto giro, concluso in 66 colpi.

Purtroppo, la brutta prestazione nell’ultimo major dell’anno ci ha tolto per il momento questa illusione. Siamo certi che Molinari userà i prossimi mesi invernali per mettere un punto a capo a questo periodo di vacche magre. E lo aspettiamo con fiducia ai prossimi appuntamenti. Ora e sempre, forza Francesco!