Il suo nome completo è Patrick Antony Perez ma da tutti è semplicemente conosciuto come Pat, certamente uno dei più pittoreschi e originali giocatori del PGA Tour, dentro e fuori dal campo.

Discendenze messicane ma passaporto statunitense (è nato a Phoenix in Arizona e risiede a Scottsdale), conta quattro vittorie da quando è passato pro nel 1997, tre di queste sul PGA Tour, l’ultima nel CIMB Classic nell’ottobre del 2017. Attuale numero 144 del World Ranking, è arrivato a ricoprire il numero 16 nel gennaio del 2018.

Sposato con la bella e prosperosa Ashley, Perez si è da poco trasferito in una nuova casa, sempre a Scottsdale. Non tutti forse sanno che il campione dell’Ariziona ha una passione maniacale per le sneaker e per un modello in particolare, le Air Jordan della Nike, create appositamente per il grande Michael Jordan ai tempi dei Chicago Bulls e poi diventate nel tempo oggetto di culto a tale al punto che il colosso di abbigliamento americano ha continuato a produrle in moltissime varianti.

Difficile trovare però al mondo uno che abbia una collezione più estesa di quella di Pat Perez, che ad oggi ne vanta ben 1.000. Nella sua nuova villa ha addirittura dedicato un’intera stanza per sfoggiare gran parte della sua incredibile collezione.

1/5

In un’intervista rilasciata recentemente a PGATour.com, Perez ha ricordato che acquistò il primo paio ai tempi del liceo. Un giorno ebbe il privilegio di incontrare dal vivo il talento dei Bulls e da allora è diventato un vero e proprio ambasciatore del suo marchio.

La maggior parte della sua incredibile collezione non è mai stata indossata. “Il che è abbastanza stupido – ha aggiunto sorridendo Perez – perché immagino che quando morirò qualcuno le acquisterà e ci farà una passeggiata. Per questo da un po’ di tempo ho iniziato a metterle ma mi sa che mi ci vorrà più di una vita intera per usarle tutte…”.

A Perez gli eccessi sono sempre piaciuti: a settembre dello scorso anno con la moglie Ashley si è recato a Las Vegas per assistere al concerto degli Iron Maiden, uno dei suoi gruppi preferiti e che, ovviamente, conosce di persona.

Sistemazione al MGM Grand Hotel, nella stessa stanza del primo incontro con la moglie, e cena post concerto da 10mila dollari in quattro, con due bottiglie niente male: un Dom Perignon e uno Chateau Haut Brion del 1982 da 4.000 dollari l’una, il tutto documentato con dubbio gusto dalla moglie su Instagram, con tanto di scontrino del ristorante…