Steven Tiley è un campione del Challenge Tour, ma in questa storia lo è stato anche fuori dai campi da golf.

Dall’inizio della pandemia, l’inglese, friggeva sulla sedia di casa dopo aver tirato secchi di palline contro la rete.

“Mi sentivo inutile, dopo aver praticato ed aver aiutato moglie e figli in casa. Volevo fare qualcosa di più e allora ho fatto una telefonata a mio padre, lui è ingegnere ed imprenditore nel settore alimentare”.

Steven si è catapultato in azienda dal padre e gli ha chiesto se fosse possibile tramutare la produzione di contenitori di cibo in quelli per gel sanificatori. Il padre ci ha pensato un po’ e poi con un sonoro “proviamoci” ha messo a dura prova le capacità lavorative del figlio.

Ma mai sottovalutare uno sportivo, soprattutto un golfista.

“All’inizio pensavo che i collaboratori di mio padre mi vedessero come “il figlio di papà” ma poi hanno visto che la determinazione di chi lotta su un campo da golf può servire anche in azienda”.

Non solo, Steven, abituato a chiedere di più da sè stesso, ha continuato incessantemente a studiare la produzione per velocizzare il processo e per aumentare il numero dei contenitori ogni giorno.

“Con lo scambio di idee, la grinta e la capacità di mio padre e dei suoi fedeli collaboratori, siamo riusciti ad arrivare in pochi giorni allo sviluppo di 5.000 bottigliette al giorno. Quando ci siamo riusciti abbiamo esultato. Credetemi è un numero impressionante perché possiamo lavorare solamente due per volta per rispettare il distanziamento sociale”

Noi lo vogliamo rivedere in campo, la famiglia a casa, il padre forse vorrebbe assumerlo in azienda.

Steven, secondo noi non ti devi preoccupare. Oltre a fare del bene, pensiamo, a questo punto, che tu possa essere un campione in molte “discipline”.

In bocca al lupo

 

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