Roma, Aeroporto Leonardo Da Vinci. È arrivato finalmente il giorno della partenza.

A spegnere i miei sogni di ritornare ad Augusta poteva essere la positività di un tampone o un parere negativo del medico che sto incontrando ultimamente. Luce verde, e si va!

Volo diretto per Atlanta, 11 ore in cui caricarsi per l’evento golfistico più bello del mondo, il Masters. Il mio primo stop sarà proprio nella città della “Coca Cola”, dove una volta atterrato e noleggiata una macchina, mi dirigerò vero il tempio della Rib Eye, New York Prime Steakhouse. Che America sarebbe senza gustarsi subito una succulenta costata di manzo, magari bagnata da un Cabernet?

Chi mi segue dai social sa tutto delle mie passioni: la famiglia, il golf e la carne, in ogni sua forma. Avete presente quando le papille gustative cominciano ad andare in estasi solo al pensiero di quello che proverranno a breve? Quando ancor prima di sederti a tavola hai già chiaro in mente l’esplosione di sapori che riempiranno la tua bocca? Ecco, questo è quello che succede quando, tipo i Flinstones, mi preparo ad addentare un’osso con attaccato chili di carne…

Vabbè, torniamo al Masters. Domani sveglia alle 4, o meglio il fuso ti ricorda che non puoi andare oltre. Breakfast in qualche Starbucks, 180 chilometri scarsi e si arriverà nel paese dei balocchi, l’Augusta National Golf Club.

Da domani a sabato vi racconterò il famoso “lato oscuro di Augusta” in diretta Instagram alle ore 19:00 (italiana), in compagnia del mio direttore Andrea Vercelli e di tanti illustri ospiti.
Devo chiudere, ci si imbarca.

#ilmiomasters
Stay tuned