Perché i caddie sono così fondamentali durante il Masters?

Nessuno meglio di loro può dare consigli utili grazie all’attento studio del campo, soprattutto in occasione di un evento così importante. Il loro supporto durante la settimana di aprile in Georgia può davvero fare la differenza al punto da considerarli come la Bibbia del golf. Mai come al Masters i giocatori si affidano totalmente ai loro consigli.

Ansia da prestazione

Uno degli eventi più emozionanti della stagione e della carriera nella vita di un caddie, ad Augusta si trasforma in uno dei momenti più stressanti e provanti dell’anno.

La pressione alla quale sono sottoposti non aiuta a godersi l’esperienza del Masters che, per importanza, è considerata nel mondo del golf alla stregua del Sacro Graal.

L’essere costantemente sotto i riflettori e, in caso di errore del giocatore, immediatamente incolpati, è ciò che aumenta stato d’ansia di un caddie. Come se la responsabilità di essere la guida per i più forti campioni sul campo dell’Augusta National non fosse abbastanza.

Aggiungiamoci poi la comoda divisa bianca, che a loro dire sembrerebbe scaldare addirittura più di un tostapane.

Punti di riferimento

L’obiettivo primario rimane quello di consigliare il proprio giocatore al meglio, tanto da conquistare la tanto agognata Giacca Verde. Rinunciarci è comunque sempre una sconfitta.

È per questa ragione che i caddie dedicano veramente molto tempo allo studio e alla prova del campo. Alcuni di questi ogni anno riservano un momento per incontrarsi con un caddie dell’Augusta National nelle settimane che precedono il Masters, interrogandolo sulle eventuali modifiche apportate al campo.

Nonostante il Masters sia l’unico major giocato ogni anno sullo stesso percorso, è l’evento in cui si fa più affidamento su i caddie. È impressionante quante sorprese il percorso riservi ogni stagione, non importa quante volte tu abbia giocato quel green, perché quello non sarà mai lo stesso. Offrire una cena e una bottiglia di vino ad un caddie del campo georgiano aiuta a ricavare una serie notevole di informazioni utili riguardo il percorso per sfruttarle a proprio vantaggio.

Non solo consigli tecnici

Il ruolo del caddie ad Augusta è anche psicologico nell’alleviare lo stato d’ansia dei giocatori.
Tra i migliori consigli che un caddie può dare al proprio campione vi è quello di non avere fretta, motivo per cui si è soliti rallentare il passo. Soprattutto su un campo come quello del Masters in cui la passeggiata è una tra le più faticose al mondo.
Anche nei confronti dei media come televisioni, giornali e social, l’attenzione di un caddie è sempre alta.

Ed è solo alla fine del Masters, la domenica sera, che un caddie può tirare un respiro di sollievo, realizzando la grandiosità dell’esperienza appena vissuta.