Provate semplicemente a pronunciare la frase: “Vado a giocare all’Augusta National” e difficilmente non sarete travolti da un improvviso brivido nel sillabarla.

Sì, perché ci sono nomi, luoghi ed eventi capaci di superare le semplici passioni e trasmettere a chiunque ne venga a contatto qualcosa di magico, in grado di affascinare e conquistare fino a lasciare un segno indelebile. 

Le nostre azzurre al Masters in rosa

Lo sanno bene Carolina Melgrati e Benedetta Moresco, ragazze della Nazionale Italiana di Golf, che da domani 30 marzo al 2 aprile parteciperanno alla terza edizione dell’Augusta National Women’s Amateur Championship.

Per la Moresco sarà la seconda apparizione dopo l’anno scorso. Attualmente la migliore italiana nel world amateur ranking (12esima) è una delle colonne portanti dell’University of Alabama. Tra i grandi successi anche l’Annika Invitational del 2020.

Esordio invece per la Melgrati che quest’anno ha iniziato a studiare all’Arizona University.

In campo le 71 dilettanti più forti del momento

l torneo si giocherà sulla distanza di 54 buche. I primi due giri si terranno al Champions Retreat Golf Club, campo privato di 27 buche disegnato dalle tre stelle golf mondiale Arnold Palmer, Jack Nicklaus e Gary Player.
Le 30 ragazze che passeranno il taglio si contenderanno infine il titolo proprio sui green dell’Augusta National.

La prima edizione, nel 2019, era stata vinta dall’americana Jennifer Kupcho, ora giocatrice dell’LPGA Tour. Il 2020 era saltata a causa della pandemia e l’anno scorso a trionfare sul green della 18 di Augusta c’era la giovane giapponese Tsubasa Kajitan.
Per le vincitrici l’invito a giocare lo US Women’s Open e il Women’s British Open del 2022.

L’Augusta National Women’s Amateur Championship, il Masters in rosa, è da ormai quattro anni un’importante segno di apertura dell’esclusivo circolo georgiano, roccaforte del maschilismo a stelle e strisce che solo nel 2014 aveva accolto le terza donna tra i suoi membri in una storia lunga ormai 86 anni.

Quello che ci auguriamo è che questo evento sia solo l’inizio dell’ascesa, che serva da monito a tutti e che faccia capire quanto il “sesso debole” non abbia nulla da invidiare agli uomini, montepremi a parte!

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