Nel novembre 2022, in occasione dell’ ultimo atto della Race to Dubai, si è svolto il DP World Tour Championship Metaverse Challenge. Quest’anno invece è stata la volta del primo major giocato in realtà virtuale.

Tutti ricordano la fantastica cavalcata di Brian Harman al Royal Liverpool che gli ha permesso di conquistare meritatamente il 151° Open Championship a luglio, ma lo sapevate che in contemporanea e fino al 19 agosto scorso si è disputato anche il primo major nel metaverso?

Proprio così. Perché il primo grande campionato di golf mai giocato in VR (realtà virtuale) si è giocato sulla piattaforma di Golf5 eClub tramite l’app Oculus.

Come si è svolto il primo major virtuale?

Il primo Slam mai organizzato su VR è iniziato il 1° luglio scorso con le qualificazioni all’Open virtuale.

Si è trattato di due tornei di una settimana ciascuno: il primo (dal 1 al 7 luglio) si è giocato sul campo virtuale Forest, mentre il secondo (dall’8 al 14 luglio) si è svolto sul Tropical, entrambi ovviamente sulla piattaforma Golf5.

Le qualifiche erano composte da cinque categorie di gioco, una scratch e quattro pareggiate.

Sì, perché nel metaverso esiste anche l’handicap virtuale, alla stregua di quello reale, che permette di competere con altri giocatori di diversi livelli, di analizzare i vostri miglioramenti e, potenzialmente, di utilizzarlo per giocare in diversi campi da golf e giochi attraverso la piattaforma Golf5 eClub.

Dal 15 luglio al 19 agosto si è poi svolto il primo vero Open della realtà aumentata. Il vincitore, dietro al nickname di @1969GABRIEL è stato il migliore della classifica scratch, e oltre al trofeo, ha vinto anche i biglietti per l’Open Championship 2024 al Royal Troon, mentre i primi delle altre categorie pareggiate hanno ricevuto i gadget del VR Open in edizione limitata.

L’esperienza virtuale

Tramite la piattaforma di Golf5, gli abbonati alla Open Zone hanno potuto e potranno giocare ogni volta che vorranno sul percorso di Hoylake e in futuro sugli altri campi che ospiteranno i prossimi Open Championship, come il Royal Troon.

La splendida replica VR del Royal Liverpool è stata realizzata utilizzando le più recenti tecnologie di mappatura, modellazione, texture e materiali.

L’esperienza realistica dell’utente consente ai giocatori di esercitarsi nello swing completo e di muoversi all’interno del campo con i suoi fairway, bunker e paesaggi unici, proprio come se si fosse lì fisicamente.

Ma da dove è partito tutto questo?

Dopo molti anni di dipendenza da bastoni e palline, alcuni dei co-fondatori di AAA Game Studios, realtà che ha sviluppato il gioco, sono stati introdotti al mondo della realtà virtuale nel 2017 e hanno visto immediatamente il potenziale del golf.

Per loro era chiaro che potesse rappresentare il veicolo perfetto per unire le complessità dello swing con il mondo virtuale oltre a consentire ai fan degli e-game di avvicinarsi al gioco. 

L’Open Championship non è però stato il primo torneo giocato virtualmente.

A novembre dello scorso anno, in concomitanza con il World Tour Championship di Dubai, quinto e ultimo evento stagionale delle Rolex Series, sulla piattaforma Golf5 eClub si è disputato il “DP World Tour Championship Metaverse Challenge”, dove i giocatori si sono sfidati in una nuova simulazione in realtà virtuale sulle ultime tre buche iconiche dell’Earth Course del Jumeirah Golf Estates di Dubai.

Le parole di Antonio Marin, fondatore e Ceo di AAA Games Studios

“Siamo orgogliosi di collaborare con il DP World Tour Championship per dare vita a questo nostro torneo come novità mondiale nel Metaverse di Oculus. La nostra visione è quella di sviluppare questa partnership con il DP World Tour nei prossimi anni e garantire ai fan la possibilità di giocare in alcuni dei più grandi eventi del calendario golfistico. Noi di Golf5 siamo orgogliosi di essere la casa del golf autentico nel metaverso e siamo entusiasti che i giocatori di e-game abbiano avuto questa fortuna di vivere un esperienza davvero unica con questo evento”. 

Le dichiarazioni di allora di Keith Pelley, Chief Executive dell’European Tour

Il nostro sport si presta perfettamente ai giochi in realtà virtuale e siamo determinati a fare da apripista per portare il golf professionistico di alto livello nel metaverso. Il team di AAA Games Studios ha fatto un lavoro straordinario nel ricreare le tre buche finali dell’Earth Course offrendo un’esperienza davvero coinvolgente e realistica che consentirà ai fan di avvicinarsi al golf in modi alternativi”.

Gli fa eco Daniel van Otterdijk, Chief Communication Officier del DP World Tour

Stiamo esplorando il modo in cui il metaverso può aiutare ad affrontare le sfide della supply chain nel mondo reale, quindi è fantastico vedere che la tecnologia della realtà virtuale viene integrata anche nel golf e nel DP World Tour Championship. Vogliamo essere all’avanguardia della tecnologia e dell’innovazione a livello mondiale”. 

Nuovi trend da cavalcare

Tutto questo nuovo mondo parallelo al golf tradizionale si sposa e va a braccetto con un trend sempre più in crescita, quello dell’intrattenimento golfistico offerto da realtà quali Topgolf, Toptracer, Drive Shack e tantissime altre.

Secondo una ricerca effettuata della National Golf Foundation a gennaio del 2023, il totale dei golfisti “off-course” negli Stati Uniti sono ben 27.9 milioni, dove per “off-course” si intendono tutti i luoghi di intrattenimento del gioco del golf, inclusi le centinaia di aziende che dispongono di simulatori, mentre i golfisti “On-Course”, ovvero i reali, sono 25.6 milioni.

Dati che fanno riflettere su come stia rapidamente cambiando il modo di approcciare il gioco da parte delle nuove generazioni, al punto che diverse aziende hanno iniziato a fare pubblicità sulle piattaforme in questione.

Un nuovo trend che non potrà che fare bene allo sviluppo del gioco del golf.

Il grafico che mostra la ricerca realizzata dalla National Golf Foundation sui giocatori reali e quelli virtuali. suddivisi in sottocategorie.