Con una grandissima prestazione Francesco Molinari si è classificato al secondo posto nel 99° PGA Championship, quarto e ultimo major stagionale disputato sul tracciato del Quail Hollow Club (par 71) di Charlotte, nel North Carolina.

Il record di Molinari – Molinari è stato in corsa fino all’ultima buca e ha eguagliato il miglior risultato di un italiano in un major ottenuto da Costantino Rocca nell’Open Championship del 1995, quando fu superato al playoff da John Daly.

Inoltre con questa prova ha dimostrato ancora una volta di poter competere con l’élite mondiale e di essere in grado di potersi imporre anche in tale tipo di eventi. In precedenza era giusto nono nell’Open Championship (2013) e decimo in questo major che ha affrontato per la nona volta consecutiva, unico in cui non è mai uscito al taglio.

Ha dato una svolta alla sua gara nel secondo e nel quarto giro segnando in entrambe le occasioni il miglior score di giornata, prima con un 64 (-7) e poi con un 67 (-4) ottenuto anche da altri quattro concorrenti.

“E’ stato un grande giorno” ha commentato. “Ho iniziato molto bene con un birdie e sono andato avanti deciso. Guardavo la classifica, ma l’ho fatto con interesse solo dopo i quattro birdie tra la 11ª e la 15ª. Peccato per il colpo perso alla buca 16, ma è stato veramente fantastico stare a competere con i primi. Dopo la partenza di ieri con un doppio bogey e due bogey era molto difficile recuperare, però a tre buche dalla fine ero con i leader. Mi vien da pensare a cosa sarebbe successo se avessi avuto un paio di colpi in meno nello score, ma sono lo stesso molto felice. Il campo non ha permesso molto. Ho disputato 33 major e credo che questo sia stato il percorso il più impegnativo affrontato sino ad oggi”.

Molinari è salito dal 21° al 16° posto nel world ranking, a due sole posizioni dal 14,° il punto più alto che ha raggiunto in carriera. Con i 784.000 dollari guadagnati, la cifra maggiore raccolta in un torneo, è ora 24° (da 40°)  nella money list americana ($ 2.700.631) e ha fatto un bel salto anche in FedEx Cup (da 39° 29°) grazie ai 230 punti acquisiti

Undici mesi da incorniciare – A settembre 2016 con il secondo successo nell’Open d’Italia, il quarto nell’European Tour, sono iniziati undici mesi da incorniciare per Molinari culminati al Quail Hollow Club. Il 34enne torinese è stato completamente cambiato dall’esperienza americana, dove ha perfezionato il suo gioco, ha acquisito una maggiore convinzione e, soprattutto, ha espresso al meglio tutte le sue doti tecniche ed agonistiche, in parte perché naturali e in parte probabilmente sollecitato dalla presenza in ogni gara dei migliori giocatori del pianeta. Ha anche selezionato attentamente i suoi obiettivi, dosando le energie e trovandosi quasi sempre pronto nei grandi appuntamenti. Eloquenti i risultati seguiti all’impresa del Golf Club Milano. Nell’European Tour, dove ha giocato tre volte, è giunto secondo nel BMW PGA Championship e quarto nel World Tour Championship, mentre negli Stati Uniti è stato più volte protagonista. Ottime le performance nello Shriners Open (quarto), nel Players Championship (sesto) considerato, come il BMW PGA continentale, alla stregua di un quinto major e nell’Arnod Palmer Invitational (settimo), altro evento di prestigio. Da aggiungere in sesto posto nel WGC HSBC Champions, (che vinse nel 2010), e una nota significativa: in 18 gare disputate, oltre alle quattro top ten, in altre otto occasioni è terminato tra i primi 24 classificati.