Alla fine la spunta Danny Willett (-19, 70 65 65 69), che si impone per un solo colpo sul connazionale Andy Sullivan (-18, 70 66 66 68) e sullo spagnolo Rafa Cabrera-Bello (-18, 67 67 67 69). Quarti a -16 il coreano An e l’altro iberico Quiros. Per il campione britannico si tratta del quarto successo sull’European Tour.

Ultimo giro da applausi per Renato Paratore (-70 71 71 66): per lui secondo di giornata e risultato finale di -10, che gli permette di recuperare dal 50° al 26° posto. È invece è sceso dal 42° al 59° posto con 286 colpi (69 72 70 75, -2) Matteo Manassero, che nell’ultimo giro è incappato in sei bogey a fronte di tre birdie.

Paratore, che ha raccolto per la money list 22.953 euro, ha iniziato con un birdie, ha frenato con un bogey (4ª), poi ha messo a segno altri sei birdie tra la quinta e la 16ª buca. Un birdie di Manassero in avvio sembrava di buon auspico, ma successivamente cinque bogey nello spazio di nove buche lo hanno fatto scendere in bassa classifica. Due birdie e un bogey hanno completato il 75 (+3). Per lui, tuttavia, note positive per essere finalmente riuscito a spezzare la spirale dei 16 tagli consecutivi (15 nell’European Tour e uno nel Japan Tour).

Sesto con 273 (-15) il nordirlandese Rory McIlroy, numero due mondiale e campione uscente, e lo svedese Henrik Stenson che alla vigilia calamitavano le attenzioni maggiori. A corrente alternata l’austriaco Bernd Wiesberger, 16° con 275 (-13), il sudafricano Ernie Els, 18° con 276 (-12), e il cinese Ashun Wu, 24° con 277 (-11). In ombra il thailandese Kiradech Aphibarnrat, 61° con 287 (-1).

Willett non è andato spedito come nei due giri centrali e, pur avendo segnato sei birdie ha dovuto accusare anche tre bogey (-3). Comunque con l’ultimo birdie alla 18ª è riuscito a contrare l’estremo tentativo di aggancio di Sullivan (68, -4 con cinque birdie e un bogey) e di Cabrera Bello (69, -3 con quattro birdie e un bogey), che lo avevano messo sotto pressione con la stessa moneta. L’inglese ha percepito un assegno di 402.670 euro su un montepremi di 2.425.000 euro.

TERZO GIRO – Sulle terze 18 buche del Desert Classic di Dubai, Manassero (-5, 69 72 70) e Paratore (-4, 70 71 71) chiudono entrambi con un birdie alla 18 e riescono a firmare un giro sotto par. Per Matteo ancora una prestazione incoraggiante segnata da quattro birdie e macchiata solo dal doppio bogey al par 4 della 12, mentre Renato ha riportato sul suo score tre birdie e due bogey. Nonostante risultati non negativi, entrambi perdono qualche posto e si trovano ora in 42.a e 50.a posizione.

Guida la classifica Danny Willet (-16, 70 65 65), con il piglio che lo sta rendendo uno dei principali protagonisti sul circuito europeo. L’inglese replica il risultato del secondo giro  ed è il migliore del sabato con il suo -7. Supera di un colpo il leader dopo 36 buche, lo spagnolo Cabrera-Bello, che a sua volta precede Sullivan (-14), Luiten (-13) e Porteous (12).

Prestazione a due facce per il numero uno del seeding, Rory McIlroy. Il fuoriclasse nordirlandese (-8, 68 72 68) digerisce ancora male le prime nove buche, terminate due sopra par, ma si scatena sulle seconde, con la bellezza di sei birdie, che lo riportano a -4 per il giro. Bene anche l’osservatissimo amateur americano Bryson DeChambeau (-9 e a un colpo dai top ten), pari merito con altri otto giocatori, fra cui Henrik Stenson.

Diretta su Sky – Il Dubai Desert Classic viene teletrasmesso in diretta, in esclusiva e in alta definizione da Sky, sul canale Sky Sport 2 HD, domenica 7, dalle ore 9,30 alle ore 14. Commento di Silvio Grappasonni, Nicola Pomponi e Donato Di Ponziano.

SECONDO GIRO – Con le seconde buche in par (Manassero) e -1 (Paratore), i due azzurri passano il taglio con lo stesso punteggio (-3), al 37° posto. Purtroppo invece non ce la fa Edoardo Molinari, con +2 di giornata e in totale sulle prime 36 buche.

Al comando (-10) lo spagnolo Rafa Cabrera-Bello, che replica il 67 del primo giro, con sei birdie e un bogey. Subito dietro (-9), i sudafricani Ernie Els e Trevor Fisher jr e l’inglese Danny Willett, seguiti da un quartetto a -8, formato da Luiten, Sullivan, Wood e Olesen.

Ha rischiato molto Rory McIlroy, che al termine della buca 11 era tornato in par per il torneo e quindi sotto la linea di taglio. Ma, dato che di fuoriclasse vero si tratta, ha fatto punto e a capo. Birdie alla 13 e quindi tris sotto par nelle ultime buche, per risalire a -4, in 23.a posizione.

Oltre al nostro Molinari, fra gli eliminati Lawrie, Gallacher, Donaldson, Kaymer, Oosthuizen, Jimenez e McDowell.

Il montepremi è di 2.425.000 euro dei quali 402.669 euro saranno appannaggio del vincitore.

Diretta su Sky – Il Dubai Desert Classic viene teletrasmesso in diretta, in esclusiva e in alta definizione da Sky, sul canale Sky Sport 2 HD, con i seguenti orari: sabato 6, dalle ore 10 alle ore 14; domenica 7, dalle ore 9,30 alle ore 14. Commento di Silvio Grappasonni, Nicola Pomponi e di Donato Di Ponziano.

PRIMO GIRO – Ottima partenza di Matteo Manassero, che finalmente si ritrova grazie a un bello score di 69 colpi, tre sotto il par nell’Omega Dubai Desert Classic. Per lui sei birdie a fronte di tre bogey, che gli consegnano il 14° posto in classifica, un colpo solo dietro i top ten e il numero due del mondo Rory McIlroy (-4).

Bene anche Renato Paratore, che ci regala un bel -2 (un eagle 4, due birdie e due bogey) e il 29° posto dopo le prime 18 buche , a quattro colpi dalla vetta. Il tabellone elettronico dello European Tour in un primo tempo gli aveva addirittura accreditato -3, lo stesso punteggio di Manassero, poi corretto in -2. Invece giro in par per Edoardo Molinari. Per lui una 64.a posizione che domani lo farà partire in zona taglio. In bocca al lupo, Dodo!

E veniamo alla parte alta della classifica, aperta dallo svedese Alex Noren (-6, con altrettanti birdie), che precede di una lunghezza (-5) un quartetto con il connazionale Peter Hanson, l’australiano Brett Rumford, lo spagnolo Rafa Cabrera-Bello e il sudafricano Trevor Fisher jr.

A -4 ecco Rory McIlroy, stella della gara e tornato proprio questa settimana al secondo posto della classifica mondiale, dietro Jordan Spieth. Insieme a lui altri sette giocatori, fra cui Quiros, Wiesberger ed Ernie Els, che ritiene di aver superato i problemi di yips sul green, causa di numerosi e inspiegabili errori con il putter.

Il montepremi è di 2.425.000 euro dei quali 402.669 euro saranno appannaggio del vincitore.

Diretta su Sky – Il Dubai Desert Classic viene teletrasmesso in diretta, in esclusiva e in alta definizione da Sky, sul canale Sky Sport 2 HD, con i seguenti orari: venerdì 5, dalle ore 7 alle ore 10 e dalle ore 11,30 alle ore 14,30; sabato 6, dalle ore 10 alle ore 14; domenica 7, dalle ore 9,30 alle ore 14. Commento di Silvio Grappasonni, Nicola Pomponi e di Donato Di Ponziano.

PROLOGO – Torna l’Omega Dubai Desert Classic (4-7 febbraio), una delle classiche nel calendario dell’European Tour che avrà luogo all’Emirates Golf Club di Dubai, negli Emirati Arabi Uniti. Tre gli italiani in gara, Renato Paratore, Edoardo Molinari e Matteo Manassero, in un field con tante “stelle” a iniziare dal nordirlandese Rory McIlroy (nella foto), secondo nel World Ranking dove questa settimana ha sorpassato l’australiano Jason Day.

Per proseguire con il connazionale Graeme McDowell, con lo svedese Henrik Stenson, numero sei mondiale, con il tedesco Martin Kaymer, con i sudafricani Louis Oosthuizen ed Ernie Els, con l’inglese Lee Westwood e con lo spagnolo Miguel Angel Jimenez.

Ci saranno, comunque, tanti altri giocatori di spessore quali l’austriaco Bernd Wiesberger, il gallese Jamie Donaldson, il danese Thomas Bjorn, il nordirlandese Darren Clarke, gli inglesi Danny Willett e Andy Sullivan, gli spagnoli Rafael Cabrera Bello, Alvaro Quiros e Pablo Larrazabal, il francese Gregory Bourdy, il tedesco Marcel Siem, il sudafricano Richard Sterne, i thailandesi Thongchai Jaidee e Kiradech Aphibarnrat e il cinese Ashun Wu.
Vuole dare un seguito alla buona prestazione nel Qatar Masters (29°) Renato Paratore, possibilmente evitando false partenze (quattro su cinque tornei) che poi lo costringono ad affannose rincorse limitando subito gli obiettivi. Cercano un antidoto contro i tagli, Edoardo Molinari, che ne ha assommati quattro in altrettante partecipazioni, e soprattutto Matteo Manassero che non va più a premio da maggio dello scorso anno e che in Qatar ha subito il sedicesimo taglio consecutivo (15 nell’European Tour e uno nel Japan Tour).

Quanto a tagli va ricordato l’inizio di carriera dell’inglese Justin Rose. Passato professionista nel 1998 all’indomani di un grande Open Championship da amateur in cui si classificò quarto, uscì dopo 36 buche per 21 tornei di fila sul circuito maggiore. Dopo 20 ruppe il ghiaccio con il quarto posto nell’Austrian Open (1999) sul Challenge Tour, ma fece 21 una settimana dopo nel Moroccan Open e raccolse finalmente i primi 1.360 euro con il 74° e ultimo posto nell’European Grand Prix. Antefatto piuttosto singolare per un’ottima carriera con tanto di major (U.S. Open, 2013).
Il montepremi è di 2.425.000 euro dei quali 402.669 euro saranno appannaggio del vincitore.

Diretta su Sky – Il Dubai Desert Classic verrà teletrasmesso in diretta, in esclusiva e in alta definizione da Sky, sul canale Sky Sport 2 HD, con i seguenti orari: giovedì 4 febbraio e venerdì 5, dalle ore 7 alle ore 10 e dalle ore 11,30 alle ore 14,30; sabato 6, dalle ore 10 alle ore 14; domenica 7, dalle ore 9,30 alle ore 14. Commento di Silvio Grappasonni, Nicola Pomponi e di Donato Di Ponziano.