La vigilia del primo evento della neonata LIV Golf Invitational Series, la superlega creata con i soldi dell’Arabia Saudita e gestita da Greg Norman, sta generando una vera e propria bomba nel golf professionistico.

Dustin Johnson, nell’intervista rilasciata a pochi giorni dal via del primo torneo, in programma dal 9 all’11 giugno al Centurion Club di Londra, ha preso una netta posizione sull’argomento senza alcun rimpianto per eventuali sanzioni da parte del PGA Tour.

Il due volte campione major si è unito a Kevin Na, Louis Oosthuizen, Branden Grace, Charl Schwartzel e Sergio Garcia tra i giocatori che hanno dichiarato di voler rinunciare allo status di membro del PGA Tour.

“Ho rassegnato le mie dimissioni dal PGA Tour e per ora giocherò qui, questo è il mio programma”, ha detto Johnson. “È stata una decisione difficile. So che eventuali sanzioni da parte del PGA Tour mi potranno escludere anche dal partecipare nei prossimi anni alla Ryder Cup. La Ryder è incredibile ed è qualcosa che ha significato molto per me. Sono orgoglioso di dire che ho giocato e rappresentato il mio paese. Spero di avere la possibilità di farlo di nuovo in futuro ma non sono io a stabilire le regole. Tutto però è soggetto a cambiamenti oggigiorno e, si spera, a un certo punto anche quelli del PGA Tour se ne renderanno conto. Alla fine, ho deciso di venire a giocare qui e ne sono entusiasta”.

Alla domanda se fosse preoccupato che molti potessero vedere la sua decisione come una scelta dettata dai soldi, la risposta di Johnson è stata netta. “Ho scelto ciò che è meglio per me e per la mia famiglia”.