Quattro giorni da sogno in Ohio per i finalisti del circuito Jack Nicklaus. Ecco le loro dichiarazioni al ritorno. Parole piene di emozione e gratitudine per gli organizzatori e il campione americano, perfetto padrone di casa. 

   “La prima volta che ho partecipato a questo evento è stata la migliore esperienza della mia vita e ho cercato di vincere di nuovo per poter tornare. Questo momento è stato perfetto”. 

Claudio Zuccari. 

   “È stata un’esperienza bellissima fin dal nostro arrivo, l’organizzazione è stata perfetta ci ha sempre seguito e messo a disposizione tutto quello di cui avevamo bisogno, puntuali con i trasporti e con le informazioni.

Il campo in cui abbiamo giocato era ben tenuto ed è stato un piacere giocarci. Ho conosciuto persone piacevolissime e simpatiche sia nel team italiano che in quelli statunitense e olandese con i quali abbiamo legato maggiormente, anche se purtroppo la mia poca conoscenza dell’inglese ha reso in alcune circostanze la conversazione poco fluida. La visita al museo di Jack Nicklaus, la premiazione della gara con la consegna della famosa giacca gialla e la possibilità di assistere al Memorial sono stati eventi che mi rimarranno per sempre impressi nel cuore. Non so quando potrò assistere ancora a un torneo internazionale dalla tribuna Vip servito e riverito. Ringrazio gli organizzatori Francesca e Luca e Golf’us anche per l’abbigliamento messo a disposizione”.

Maurizio Santulli, che insieme al compagno di gioco Zuccari si sono classificati secondi.

“Difficile trovare delle parole che riescano a descrivere pienamente cosa sia stata questa esperienza: incredibile è dire poco. Un’organizzazione strabiliante curata nei minimi dettagli con persone di una gentilezza infinita che ci hanno sempre accompagnati e fatti sentire assolutamente a nostro agio in un paese completamente diverso da casa. Sicuramente è un ricordo indelebile che ci porteremo per tutta la vita e spero sia un progetto che continui nel tempo per dare l’opportunità a più amanti di questo meraviglioso sport di poter avere la fortuna di giocare su un vero campo americano sfidando giocatori internazionali e vedere poi i più forti al mondo giocare in una delle tappe del PGA Tour più prestigiose. Quello che è incredibile di questa esperienza è anche vedere con che facilità una passione comune come quella per il golf possa unire persone di paesi e culture diverse creando veri rapporti di amicizia. Che dire, iscrivetevi assolutamente a questo fantastico circuito perché in 11 anni di gare non ho mai trovato nessuno che offrisse un’esperienza simile, solo provandola potrete capire. Grazie ancora di tutto a Golf’us, è davvero valsa la pensa partecipare a questa esperienza”.

Michela Orlini.

“L’esperienza in America è stata fantastica, è stato bello giocare sui campi americani e il golf club dove abbiamo giocato la finale è stato davvero spettacolare. Poi l’esperienza del Memorial è qualcosa da raccontare perché un evento del genere non lo si vede tutti i giorni con la possibilità di osservare i campioni del PGA Tour. Noi abbiamo seguito Molinari per tutto il secondo giro aspettandolo alla fine e lui, carinissimo, nonostante fosse stanco si è fermato, ci ha ringraziato del supporto e si intrattenuto a parlare. Infine l’accoglienza e il trattamento da parte dello staff è stato magnifico, davvero delle ottime persone”.

Gian Marco