Una bella verniciata nuova per l’European Tour. Il circuito gestito in quattro continenti dall’organizzazione che ha sede a Virginia Waters (Londra), nel celebre club di Wentworth, dall’1 ottobre ha cambiato logo, sito Internet e look a ogni sua comunicazione. Si tratta del terzo restyling, che manda in pensione il secondo, risalente a una decina di anni fa. E così va in soffitta il finish di Harry Vardon, recordman assoluto dell’Open Championship con le sue sei vittorie fra il 1896 e il 1914, e icona riprodotta nel vecchio marchio.

Accanto al logo, che s’incentra su un tee che diventa la “T” di Tour, lo slogan “Driving Golf Further”. Un gioco di parole non riportabile in italiano. È infatti legato al termine “drive” che significa guidare ma è anche il primo colpo su una buca. In ogni caso, impegna l’European Tour a “portare il golf sempre più lontano”. E a soddisfare i principi fondamentali attraverso l’innovazione, l’apertura a tutti e l’universalità del gioco. Un importante compito sottolineato con una certa enfasi nella nota diffusa dall’ufficio stampa.

La presentazione del CEO dell’European Tour

Presentando l’importante evoluzione, Keith Pelley, amministratore delegato del PGA European Tour, sottolinea come questa ventata di novità sia solo uno dei molti passaggi di un progetto a più lunga scadenza. Il dirigente canadese ha infatti ricordato tornei con formule inedite come GolfSixes o gli Knockout, per trovare formule alternative alle 72 classiche buche stroke play.

Da sottolineare che in parallelo sono stati completamente rimodernati gli uffici della sede di Virginia Waters. Tre nuove sale riunioni sono state dedicate a Severiano Ballesteros, Nick Faldo e Colin Montgomerie. Fa bella mostra di sé anche un murale che ricorda uno dei padri fondatori dell’European Tour, John Jacobs.

Un anno e mezzo dal primo tentativo

Il nuovo sito è la versione definitiva di quello che venne messo in rete in occasione del BMW PGA Championship dello scorso anno. Forse ricorderete che si trattò di un clamoroso flop, con classifiche sballate, blocchi totali e un’altra lunga serie di problemi. In mezzo al caos, durante il celeberrimo torneo londinese si corse ai ripari rispolverando la vecchia ma affidabile versione, che è rimasta on-line fino all’ultimo giorno di settembre. A un primo esame, il sito (già disponibile da tempo in versione Beta) si presenta gradevole e sembra proprio che tutto funzioni.