Che Nicolai Højgaard fosse un talento ce n’eravamo già accorti nel settembre scorso quando, sul green della 18 della 72esima buca del Marco Simone, vinse l’Open d’Italia e il suo primo titolo sul Tour.

Oggi, nel terzo giro del Ras al Khaimah Championship presented by Phoenix Capital ha segnato lo score più basso in carriera (64) che gli ha fatto guadagnare la vetta della classifica con ben tre colpi di distacco sui suoi avversari (67-65-64) per un -20 totale. Dopo un inizio in salita con due tagli mancati, il danese sembra essersi lasciato alle spalle le brutte sensazioni mostrando un gioco solido da tee a green. E i cinque birdie finali nelle ultime sei buche ne sono una prova.

“Sono davvero soddisfatto del mio gioco degli ultimi giorni. Oggi in particolare modo ho drivato davvero bene e questo mi ha permesso di segnare diversi birdie. Domani può succedere di tutto ma l’importante è che io resti focalizzato sul mio gioco e sulla mia routine. Poi i conti si faranno alla fine”.

Domenica, sul percorso dell’Al Hamra GC, Nicolai Højgaard partirà con tre colpi di vantaggio su David Law (-17), leader al termine del secondo giro.
A -16 Tapio Pulkkanen seguito a -15 da Oliver Bekker.

In 14esima posizione a pari merito troviamo Edoardo Molinari con -10 (72-66-68). Il torinese dopo un inizio in salita con un un bogey e tre putt ha reagito subito con un eagle  imbucando l’abbraccio per poi segnare altre quattro birdie e un bogey alla 17.

23° posto per Francesco Laporta con -9 (70-67-70) e 41esima piazza per Andrea Pavan con – 6. Perdono terreno invece Guido Migliozzi e Lorenzo Gagli, entrambi al 65° posto con un brutto 73 di giornata.

LEADERBOARD