Da giovedì 1 a domenica 4 febbraio il PGA Tour si sposta in California per quello che è un altro grande classico del massimo circuito americano, l’AT&T Pebble Beach National ProAm, un evento che ha le sue origini addirittura nel lontano 1937, creata dal grande Bing Crosby.

Una storia lunga 85 anni

Dopo la morte di Crosby nel 1977, grande appassionato di golf e una delle voci più amate del XX secolo, il torneo fu organizzato dalla sua famiglia per altri otto anni. Solo nel 1985 il nome Crosby fu definitivamente eliminato con l’ingresso della AT&T Corporation in qualità di title sponsor del torneo. Organizzato in collaborazione con la Monterey Peninsula Foundation, coinvolge 156 professionisti e altrettanti amateur, selezionati tra celebri personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo.

Field stellare nell’AT&T Pebble Beach National ProAm

Sui due percorsi di Pebble Beach Golf Links e Spyglass Hill, scenderanno in campo, a parte Jon Rahm che per ovvi motivi non sarà presente perché impegnato sul LIV Golf, tutti i primi 10 giocatori del World Ranking. Si parte dai primi due Scottie Scheffler e Rory McIlroy, che festeggia 15 anni sul tour statunitense. Accanto a loro, Viktor Hovland, Xander Schauffele, Patrick Cantley, Max Homa, Max Fitzpatrick, Brian Harman e Wyndham Clark (che voci di corridoio lo voglio pronto con la valigia verso la superlega saudita).

Difende il titolo Justin Rose che l’anno scorso ha trovato la vittoria dopo un’assenza lunga quattro  anni. Era il 2019 nel Farmers Insurance Open e allora Justin Rose era numero uno del mondo.

Tee time