Un trionfo costruito buca per buca quella del 42enne inglese che dopo quattro anni dall’ultima volta (il Farmers Insurance Open) torna a sollevare un trofeo del PGA Tour. Era il 2019 e allora Justin Rose era numero uno del mondo. Oggi, ritrova la vittoria rientrando tra i primi 50 del World Ranking (35°) e conquistandosi così il pass per il Masters.

Un torneo quello dell’AT&T Pebble Beach Pro-Am contrassegnato dal mal tempo che ha costretto l’organizzazione a posticipare l’ultimo giro nella giornata di lunedì. E proprio sui fairway del celebre percorso californiano che Rose, tassello per tassello, ha conquistato la vetta più alta.
Fondamentali sono stati i tre birdie nelle seconde 9 buche (11, 13 e 14) che gli hanno permesso di chiudere il torneo con uno score di 66 colpi (-6) per un totale di -18 e vincere così di tre su Brandon Todd e Brandon Wu.

“È stata una settimana incredibile dall’inizio alla fine. Era da tempo che avevo come obiettivo quello di rientrare tra i primi 50 del mondo e in questi giorni ho impostato il mio GPS proprio su questo target”.

Una bella prova di carattere anche in ottica Ryder Cup. Il capitano Luke Donald dovrà fare i conti non solo con un folto numero di nuove leve ma anche i veterani di questa storica competizione non hanno nessuna intenzione di osservare da spettatori lo spettacolo che a fine settembre andrà in scena al Marco Simone.

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