Non sono il più lungo giocatore dal tee, ma sono abbastanza potente da poter approfittare di molti par 5 del PGA Tour (ho fatto in media poco più di 280 metri col driver la scorsa stagione.) Se riesco a prendere il green in due, posso distinguermi da molti giocatori. Nelle mie tre vittorie sul circuito questa stagione ho giocato i par 5 in 27 colpi sotto al par. 

I bastoni con i quali arrivo in green alle buche più lunghe sono il legn 3 e un utility wood con 21 gradi di loft (foto a sinistra), che è un incrocio tra un ibrido e un legno 5. Lo considero come un ibrido 4 e ci faccio 230 metri. La cosa più importante è che con questo bastone riesco a far volare la palla più alta del normale quando è necessario, un vero vantaggio se voglio fermare la palla sul green da lontano. 

La maggior parte dei dilettanti trarrebbe enormi vantaggi nell’usare questi utility wood che hanno con un volo di palla più alto, soprattutto nei colpi al green più lunghi. Trarrebbero beneficio anche dal colpire la palla più frequentemente al centro della faccia del bastone, perché è difficile ottenere il volo e la distanza che si desiderano se non si è precisi in questo senso. 

Gli ibridi e i legni da terra giocano un ruolo fondamentale in gara, sia che stiate cercando di prendere i par 4 o i par 5 più lunghi in due, sia che stiate cercando di tirare la palla il più lungo possibile. Se volete migliorare con questi bastoni seguite i miei consigli e gli esercizi che utilizzo per eseguire al meglio questi colpi. Presto trasformerete i bogey in par e i par in birdie, anche da molto lontano…

STEP 1

Posizionare il bastone nel punto giusto

Il mezzo metro più importante del mio swing avviene all’inizio. So che se inizio con la faccia square e sotto controllo (foto sopra), posso fare il resto del mio swing sereno.

Lo stacco è così importante che lo provo prima di ogni swing. Controllo che il mio braccio sinistro e la testa del bastone siano allineati – o appena di fronte – alle mani, quando lo shaft è parallelo al terreno (foto a sinistra). Come molti dilettanti ho la tendenza ad alzare e a ruotare le braccia verso l’interno. Questo mi fa aprire la faccia del bastone e mi fa allontanare le braccia dal corpo, mettendomi in una bruttissima posizione per poi andare a colpire la palla. Ho imparato a mie spese che non si può giocare bene a golf se apri la faccia del bastone indietro, perché tutto il resto diventa una serie di compensazioni per cercare di rimetterla square prima dell’impatto. 

Un modo per correggere questo errore nello stacco è quello di incastrare una piccola palla tra gli avambracci e fare diversi swing di prova, mantenendo la pressione su entrambi i lati della palla con l’interno delle braccia (foto nella pagina accanto, sopra). Questo esercizio non solo mi impedisce di ruotare gli avambracci ma mi costringe a portare indietro il bastone con i grandi muscoli del corpo, e non solo con le mani e le braccia. Il risultato è che non alzo troppo le braccia e il backswing risulta bello ampio, con molto spazio tra il braccio sinistro e il corpo, cosa fondamentale per essere in grado di girare correttamente e generare potenza per questi colpi più lunghi.

Un’altra cosa che trovo estremamente utile per controllare i legni e gli ibridi è questo esercizio in due parti che uso per il backswing (foto sotto). È un’estensione della prova che faccio per lo stacco, solo che completo la rotazione delle braccia e del petto fino all’apice dello swing e poi colpisco davvero la palla.

Anche se questo esercizio è ottimo per mettere a punto i colpi lunghi mi aiuta molto se lo eseguo lentamente con un ferro corto perché così riesco a sentire dove si trovano la faccia del bastone e lo shaft durante il backswing e dove voglio che siano le mie braccia all’apice. Non voglio alzarle. Dovrebbero essere basse e ruotate (foto sotto, al centro). Quando mi trovo in questa posizione, è più facile lasciare che sia il corpo a raddrizzare la faccia del bastone attraverso la zona di impatto.

 Il mio coach, Brad Pullin, e io abbiamo praticato questo esercizio prima del Valspar Championship di quest’anno e mi ha aiutato a finire quattro giri in meno di 70 colpi e a vincere quel torneo per il secondo anno consecutivo. Se decidete di provarlo controllate visivamente la vostra posizione ma sentite anche cosa si prova a portare il bastone in questi punti ideali. Dovreste sentirvi più connessi. Dopodiché portate quella sensazione in campo con voi.

STEP 2

Portate la faccia square con la rotazione del corpo

Si può vedere il risultato di un buono stacco in questa sequenza (foto sopra). All’apice del backswing il mio petto è completamente ruotato dietro la palla, creando un enorme spazio tra la parte superiore e quella inferiore del corpo. Sto anche ricentrando e spostando il peso sul lato sinistro, il che mi aiuterà ad andare più sopra la palla all’impatto e a comprimerla.

Una delle ragioni principali per la quale i dilettanti fanno top o flappa con i loro bastoni più lunghi è che sono troppo lenti quando si spostano a sinistra, o non si spostano affatto. Se non vi spostate non riuscirete a mettere la parte inferiore dell’arco dello swing davanti alla palla, che è la chiave per schiacciarla da terra e massimizzare la distanza. 

Durante la transizione verso il lato sinistro cerco di far lavorare il bacino verso il basso in modo da poter ruotare senza sforzo e portare avanti il bastone dall’interno della linea di tiro. Molti dilettanti non abbassano il bacino durante la transizione, si raddrizzano, quindi i fianchi si avvicinano alla palla e il bastone si muove dall’esterno verso l’interno. Il risultato tipico è uno slice o un pull.

Come potete vedere dalla mia posizione d’impatto il mio polso sinistro è fermo e la faccia del bastone è molto stabile. Questo perché non sto usando le mani per raddrizzare la faccia, cosa che richiederebbe più timing. Sto usando invece la rotazione del corpo per avere tutto square. Fidatevi, è un modo molto più sicuro per riportare il bastone verso la palla piuttosto che affidarsi alle vostre mani.

Notate anche come l’angolo della mia colonna vertebrale non si inclina più lontano dalla palla di quanto non fosse durante la prima parte del mio swing. Non sto schiacciando le costole del lato destro. Troppa curvatura laterale mi porterebbe a fare un sacco di ganci e colpi bloccati. Voglio invece sentirmi più sopra alla palla mentre la colpisco. Se riuscirete a spostare il peso in avanti e a mantenere la colonna vertebrale in questa posizione più neutra (spalla avanti in basso) noterete una differenza nel modo in cui partirà la palla.

Un’altra chiave per il successo è la seguente: al completamento dello swing il mio corpo è completamente srotolato e la mia spalla destra è più vicina al bersaglio. Questo è un buon pensiero da tenere a mente mentre fate lo swing per evitare di muovere troppo le braccia o fermare la rotazione del corpo troppo presto. Continuate a muovervi e padroneggerete questi bastoni più lunghi, così attaccherete buche che i vostri amici neanche si sognano di raggiungere.