Ogni “Regola Locale Tipo” inserita nella guida ufficiale delle Regole Golf è anticipata da una breve descrizione denominata “scopo”, ovvero un’ulteriore guida per il comitato affinché applichi la regola locale giusta per la situazione che deve gestire.

Soprattutto nei periodi in cui la stagione non consente di giocare su campi in condizioni ideali, la Guida Ufficiale propone una serie di Regole Locali Tipo per coprire le diverse situazioni in cui la palla del giocatore si possa trovare, consentendo al giocatore di “migliorare” la posizione della sua palla, quasi sempre senza penalità; vediamone alcune tra le più utilizzate.

REGOLA LOCALE TIPO E-3 PIAZZARE LA PALLA

Riguardo la regola locale relativa al piazzamento della palla, lo scopo spiega che un comitato può scegliere di adottare tale regola – ai più nota come “Regola invernale”, benché possa essere applicata in qualsiasi momento dell’anno – quando le condizioni del campo possono essere anormali, dovute a forti nevicate, disgeli primaverili o piogge prolungate.

Ma anche siccità, che rende il manto erboso non uniforme.

E la tendenza ahinoi è quella di mantenere in vigore questa regola locale ben oltre il tempo necessario, nonostante la Guida per i Comitati suggerisca che dovrebbe essere ritirata non appena le condizioni lo permettono ed è anche in contrasto con uno dei capisaldi del golf, enunciato anche nella regola 9.1, “gioca la palla come si trova”.

I cambiamenti del clima che negli ultimi anni hanno dato sfogo episodi estremi – come piogge tipiche di aree tropicali o caldo che alle nostre latitudini è assolutamente insolito – e l’obbligo della gestione biologica del tappeto erboso, hanno in un certo modo compromesso la qualità dei campi, inducendo i vari comitati scegliere di piazzare anche quando forse se ne potrebbe fare a meno.

È infine importante ricordare che quando questa regola locale è in vigore, il giocatore deve stare attento e leggere nelle regole locali la distanza (solitamente è la lunghezza di uno score ma potrebbe anche essere maggiore), stabilita dal comitato, entro la quale la palla può essere spostata dal punto in cui si trovava originariamente; per questo è sempre consigliabile marcare la palla prima di alzarla, per avere un punto di riferimento e non rischiare di accendere discussioni sul fatto di aver spostato la palla oltre il consentito.

REGOLA LOCALE TIPO E-2 PULIRE LA PALLA

Quando il terreno è particolarmente bagnato, d’inverno o quando massicce irrigazioni sono necessarie o col campo ricoperto di rugiada, può accadere che fango o residui di taglio si attacchino alla palla, questo anche in condizioni di manto erboso in buono stato.

Un comitato quindi, per consentire ai giocatori di colpire una pallina “pulita” senza dover introdurre la Regola Locale Tipo E3 (l’altrimenti detta Regola Invernale vista sopra), può permettere, nell’area generale, di alzare, pulire e ripiazzare – quindi esattamente nello stesso punto in cui si trovava prima di essere alzata – la palla.

La differenza con quanto stabilito dalla Regola Locale Tipo E3, è dovuta al fatto che il piazzamento è normalmente consentito – o consigliabile – solamente nelle aree tagliate all’altezza del fairway o inferiore (l’utilizzo nel rough non è raccomandato ancorché non proibito, in quanto ritenuto troppo vantaggioso per il giocatore), mentre la pulizia della palla può essere consentita in tutta l’area generale, ma non quando la palla si trova in bunker o in un’area di penalità. Inoltre, quando il giocatore alza la palla con la sola possibilità di pulirla, quindi la Regola Locale Tipo E2, la palla deve essere ripiazzata esattamente dove si trovava, mentre con il “piazzamento”, come abbiamo visto il comitato stabilisce una distanza, che deve comunicare chiaramente, entro la quale la palla può essere piazzata.

Un comitato particolarmente creativo potrebbe introdurre una combinazione delle due regole (E2 ed E3), consentendo il “piazzamento” solo nelle aree tagliate all’altezza del fairway o inferiori e la “pulizia” altrove nell’area generale.

REGOLA 16.3 PALLA INFOSSATA

In presenza di terreno soffice dovuto all’umidità, ma anche all’escursione termica tipica del periodo invernale, la palla si può infossare a seguito di un colpo e la Regola 16.3 spiega la procedura necessaria per ovviare, applicabile senza penalità esclusivamente nell’area generale, dalla condizione; quindi anche in questo caso non è possibile attivare la regola se la palla si trova in bunker o in un’area di penalità.

Importante ricordare la definizione di palla infossata che in parte recita: “…quando la palla di un giocatore si trova nel proprio pitch-mark realizzato di conseguenza del colpo precedente del giocatore…”.

Rispetto al passato l’applicazione di questa regola è leggermente cambiata, consentendo al giocatore, una volta individuato il punto appena dietro a dove si trovava la palla (nel suo pitch-march, ndr), di droppare una palla entro un bastone da detto punto.

REGOLA LOCALE TIPO E-4  OVVIARE DAI BUCHI DI AERAZIONE

I buchi di aerazione non rientrano nel significato delle “buche fatte dal personale della manutenzione”, per cui non è permesso ripararli sul putting green (Regola 13.1c), o ovviare senza penalità nell’area generale.

Il Comitato tramite la Regola Locale Tipo E-4 è autorizzato a dichiarare i buchi di aerazione come terreno in riparazione, escludendo però l’ovviare per interferenza con lo stance del giocatore, consentendo di fatto, quando la palla si trova nel buco di aerazione, al giocatore di ovviare senza penalità, nell’area generale droppando entro la distanza di un bastone e sul putting green piazzando la palla nel punto più vicino dove ovviare, non più vicino alla buca.

REGOLA LOCALE TIPO F-14 ACCUMULI DI IMPEDIMENTI SCIOLTI

Soprattutto in autunno i cumuli di impedimenti sciolti come foglie, aghi di pino, semi e ghiande, possono causare difficoltà nel ritrovamento della palla o nel giocare. Tramite la Regola Locale Tipo F-14, gli accumuli sopra descritti possono essere dichiarati dal comitato come “terreno in riparazione” sia nell’area generale sia nel bunker, permettendo al giocatore di ovviare senza penalità, anche laddove il giocatore non dovesse trovare la sua palla originale, ma a condizione che sia noto o pressoché certo che la sua palla si sia persa nel cumulo di foglie.

Questa regola non può essere utilizzata all’interno delle aree di penalità. L’utilizzo dovrebbe essere limitato alle sole buche in cui sono presenti i cumuli e dovrebbe essere ritirata non appena le condizioni delle aree in questione ritornano alla normalità.

RUGIADA, BRINA, NEVE E GHIACCIO NATURALE

Durante il periodo invernale al mattino è possibile la presenza di rugiada sul campo, per la quale deve essere prevista la rimozione da parte del personale della manutenzione: nel fairway e nel rough tramite apposite fruste o corde trainate da mezzi di lavoro, mentre sui green utilizzando il taglio o la rullatura.

La Regola 8.1b rispetto il migliorare le condizioni che influenzano il gioco inserisce, nelle azioni non permesse, la rimozione della rugiada e della brina in qualsiasi parte del campo.

La rugiada e la brina non sono impedimenti sciolti (quindi il giocatore deve accettare le condizioni così come sono, senza migliorare alcunché), mentre neve e ghiaccio naturale sono, a scelta del giocatore, impedimenti sciolti, o quando sul terreno acqua temporanea.

Quindi il giocatore potrà scegliere di spostare la condizione (per esempio un cumulo di neve), trattandolo quindi come impedimento sciolto oppure spostare la palla, trattando il cumulo di neve come “acqua temporanea”.