Difficile dire se alla base del successo di Tiger Woods vi sia la potenza del drive, la precisione dei ferri o il fantastico gioco corto.

Ma se dovessi scegliere tra tutte le sue eccellenti qualità, sceglierei la sua testa e di conseguenza il putt.

Tutti i putt vincenti di Tiger sono spariti in buca grazie alla formidabile concentrazione, grazie alla convinzione di imbucare, sicuramente sempre più forte della paura di sbagliare.

Tecnicamente non imiterei la posizione descritta nella foto D della sequenza del drive che trovate qui sotto.

Al di fuori del golf invece non rifarei l’errore di una preparazione fisica così estrema.

Sappiamo bene quanto sia ormai importante essere atletici: si gioca di più di prima, si viaggia molto e si tira molto ma molto forte.

È dunque diventato obbligatorio fare una buona e costante preparazione fisica e curare bene l’alimentazione, ma, al contempo, bisogna stare attenti a non esagerare.

C’è sempre il rischio di diventare dei body builder e di perdere l’elasticità necessaria per mantenere una buona coordinazione.

Per questo motivo non consiglierei l’intensità del programma sostenuto da Tiger.

I muscoli di Woods non gli sono serviti né per tirare più lungo, né per prevenire gli infortuni: gli sono solo serviti ad aumentare ancora di più la sua autostima e di conseguenza a sentirsi ancora più invincibile.

Analisi Tecnica del Ferro

1 Posizione perfetta. Le braccia “cadono” in maniera naturale, sono quasi perpendicolari al terreno e creano quindi con il bastone un angolo leggermente più accentuato rispetto al passato. Mi piace quando s’intravede parte dell’avambraccio sinistro

2 In questa fase le mani di Tiger sembrano essere più vicine al corpo rispetto al passato. Le spalle hanno già abbondantemente ruotato, mentre i fianchi resistono, segno che ha ancora un’ottima mobilità.

3 Non credo possa esistere una posizione migliore! Gluteo destro carico, braccio sinistro in posizione perfetta rispetto alle spalle e faccia del bastone in sintonia con polso e avambraccio sinistro.

4 Il peso si è scaricato nel terreno e i fianchi sono tornati nella posizione iniziale. Lo shaft è in posizione neutra e perfetta, appena sopra l’avambraccio destro. Lo squat della parte bassa sembra essere diminuito, probabilmente per proteggere il ginocchio sinistro.

5 Il corpo si è rialzato dopo la compressione. In questa fase Tiger deve stare attento a non spingere troppo verso la palla con la zona pelvica.

6 L’azione post impatto di Tiger si è adeguata alle nuove esigenze fisiche. La parte lombare è sottoposta a meno compressione rispetto a prima e la schiena nel finish risulta molto più eretta.

Analisi Tecnica del Drive

Se paragoniamo le due sequenze possiamo osservare quanto simili siano le prime tre foto (A-B-C) e quanto diversa sia la quarta (D).

È vero che il drive, a differenza del ferro, predilige un angolo di attacco positivo, ma quest’immagine sottolinea molto bene l’unico punto debole degli ultimi anni di Tiger.

Come potete notare vi è molta differenza di rotazione tra spalle e fianchi rispetto alla foto con il ferro.

I fianchi girano, il piede destro alza il tacco, mentre le spalle resistono troppo a lungo in posizione chiusa.

La spalla sinistra è ben più alta della destra e il bastone va a mettersi sotto il piano ideale, con il tappo del grip che si allontana dal corpo e punta verso la destra del bersaglio.

In questo momento Tiger è quindi molto esposto a destra e ha davvero poco tempo per “raddrizzare” la faccia del bastone e portarla square all’impatto.

Un’azione che genera molta velocità, ma che richiede un fisico elastico ed esplosivo per essere eseguita senza creare danni.

Motivo per il quale Tiger, con l’arrivo dei primi problemi fisici, ha iniziato ad avere difficoltà con il drive.

Nella foto successiva (E), Tiger rilascia comunque il bastone in maniera perfetta, ma si può notare come il corpo stia ancora puntando verso destra. Il braccio sinistro è infatti ancora ben visibile.

Il tappo del bastone è tornato in posizione ottimale e la faccia del bastone è perfettamente square rispetto al corpo.